Santa Marina di Salina, il Consiglio Comunale dice no alle trivellazioni

Il Consiglio Comunale di Santa Marina Salina dice no alle trivellazioni petrolifere nel mare siciliano. Con voto unanime dei Consiglieri presenti, il Civico Consesso ha scelto di adottare la delibera proposta dall’Anci contro i perforamenti per effettuare i quali, il Decreto “Sblocca Italia” da poco convertito in Legge , prevede procedure semplificate che, secondo le associazioni ambientaliste, non garantirebbero la sicurezza ambientale e sanitaria.

L’articolo posto sotto particolare osservazione è il 38 del D.L. 133/2014 convertito dalla Legge 164/2014 che, secondo gli osservatori, favorirebbe le aziende petrolifere a svantaggio dei territori e delle popolazioni. Ai Ministeri competenti è demandata infatti la funzione di rilasciare le autorizzazioni ambientali sia per le concessioni in terra ferma che per quelle in mare ( offshore ) e ci si rifarà ad un titolo abilitativo unico (rilasciato dal ministero dello Sviluppo economico), da molti ritenuto illeggittimo e non in linea con quanto previsto dalla normativa europea in materia. Per ottenere i permessi sarà in pratica sufficiente inoltrare una sola istanza tanto per eseguire le ricerche ed i sondaggi quanto per operare le trivellazioni in maniera permanente. Anche il mare eoliano potrebbe quindi essere oggetto di scavi e sondaggi in virtù di queste novità normative: al Ministero dello Sviluppo Economico compete infatti la predisposizione di un piano delle aree in cui saranno consentite le attività estrattive, sentito il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

“Il passaggio del Decreto Sblocca Italia che prevede procedure semplificate per effettuare le trivellazioni petrolifere sia a terra che in mare – commenta il Sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo – non convince e ci preoccupa. Lo sforzo che compiamo ogni giorno per tutelare i nostri territori, già di per se fragili ed esposti ai rischi legati alla natura dei luoghi stessi, rischia di essere vanificato da un provvedimento che – continua il Sindaco – suona ancora una volta come un’imposizione calata dall’alto che appare troppo legata a cieche logiche economiche e che non sembra tener conto della vocazione specifica dei territori, specialmente di quelli insulari. Sono contento – conclude Lo Schiavo – che il Consiglio Comunale di Santa Marina Salina abbia scelto di lanciare un grido d’allarme, sposando la delibera proposta dall’Anci e già aprovata da altre realtà siciliane: L’Arcipelago delle Eolie, che accoglie ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo, che attraverso il turismo riesce a produrre una grossa fetta di p.i.l. regionale e che paga già da decenni lo scotto dell’incombente raffineria di Milazzo e dei continui passaggi di petroliere, non potrebbe sopportare l’ulteriore peso che imporrebbero, inevitabilmente, le istallazioni petrolifere off-shore”.

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