A Villafranca Tirrena un muro di bambole per contrastare la violenza sulle donne

Quest’anno, in occasione del prossimo 25 novembre, “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, grazie alla sinergia tra l’associazione “Una di Noi Onlus” e l’assessorato comunali servizi sociali e pari opportunità , a Villafranca Tirrena si è scelto di manifestare adottando uno strumento comunicativo differente: realizzare qualcosa di simbolico, poiché spesso un’immagine vale più di mille parole. “La nostra realizzazione visiva – spiega la presidente dell’associazione, Angela Salvo – sarà un muro di bambole, sulla scia di un’iniziativa già tenutasi in altre città italiane. Abbiamo scelto la bambola come simbolo di una femminilità che è stata troppo spesso violata, fino a rendere la donna e il suo corpo paragonabile ad un giocattolo”.

Con lo slogan “Mai più bambole, Siamo Donne”, l’associazione Una di Noi Onlus, ha l’intenzione di evidenziare simbolicamente la sua presenza sul territorio, pronta a dedicare le competenze professionali delle socie alle donne vittime di violenza e nel contempo di sensibilizzare la cittadinanza nel coinvolgimento attivo per la realizzazione delle bambole.

“Il supporto dell’amministrazione comunale – continua la Salvo – nella divulgazione dell’iniziativa, l’impegno dimostrato da singole persone, enti associativi e comunitari nella creazione delle bambole, è un anticipo di quanto il nostro territorio sia sensibile a tale tematica e questo, per la nostra associazione è già un primo traguardo. Non ci resta che invitarvi il 25 novembre all’esterno del palazzo municipale di Villafranca Tirrena per ‘Mai più bambole, siamo Donne’, invitandovi a portare anche proprie bambole da lasciare al muro o semplici frasi”.

“La cittadina di Villafranca – ha aggiunto l’assessore ai servizi sociali e pari opportunità, Debora Celi – è vicina alla causa ed è sempre pronta ad appoggiare eventi di sensibilizzazione. Non solo in queste occasioni, ma tutto l’anno ci attiviamo per promuovere azioni in favore del volontariato, associazionismo e terzo settore. Bisogna prendere coscienza che questi fenomeni di violenza di genere non riguardano sempre e solo gli altri, ma anzi non sono così lontani da noi come appaiono e potrebbero coinvolgerci in prima persona in qualunque momento”.

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