Un messinese progetta la città del futuro

Claudio LucchesiIl messinese Claudio Lucchesi, 48 anni, architetto, fondatore e  CEO di “UFO” urban future organization, si aggiudica insieme alla cinese Cr-Design ed alla Chalmer Technical University di Gothenburg (Svezia) il primo premio della competizione internazionale  “Shenzen Bay Super City Masterplan “, con “Cloud Citizen“, un progetto che prevede la riconversione  di un’ area industriale della città di Shenzen.

Cina, estremo oriente,  ad un tiro di schioppo da Hong Kong, Shenzen nel 1978 è stata scelta da Deng Xiaoping,  ispiratore del socialismo, per sperimentare le nuove riforme economiche della Repubblica Popolare.

shenzen 2Da villaggio di pescatori sul delta del fiume delle Perle, in 35  anni è diventata una metropoli che conta 10 milioni di abitanti, con l’inevitabile necessità di adeguare i propri spazi alle esigenze di una crescita esponenziale.

L’innovativo progetto di “Cloud Citizen“, una città nella città, conta  ben 350 grattacieli, uno dei quali alto 680 metri, che punta a scelte eco-sostenibili, che consistono in un sistema di raccolta dell’acqua piovana,  impianti eolici e fotovoltaici, un sistema di filtraggio dello smog basato sulle alghe ed un centro sotterraneo di raccolta dei rifiuti differenziati; a questo si aggiunge l’innovativo materiale di rivestimento delle strutture, che è capace di  sequestrare e trasformare l’anidride carbonica in ossigeno.

Un progetto “green” dunque, che diventa ancora più efficace grazie alla scelta di destinare tanti spazi ad aree verdi, con giardini pensili e tanti parchi pubblici. Un nuovo concetto di animazione degli spazi che parte da una mega struttura, larga 580 metri, che ingloba al suo interno tre grattacieli collegati tra loro da strutture sospese e grandi aree di transito.

In questo contesto si insedieranno strutture abitative, ricreative, culturali e commerciali, connesse tra loro da corridoi orizzontali, una rete insomma, dove  secondo i progettisti “si eliminano le barriere che potrebbero frapporsi tra il successo dell’azienda e i suoi limiti spaziali”.( Lillo Lo Cascio)

 

 

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