Gomme tagliate a commerciante, anche Cucinotta punta il dito contro chi è favorevole all’isola pedonale

Anche secondo il consigliere comunale Nicola Cucinotta, la rappresaglia al commerciante di via dei Mille al quale sono state tagliate tre delle quattro gomme dell’automobile trae origine dalle tensioni attorno all’ormai estinta area pedonale Cairoli: “Formulo al commerciante oggetto del deprecabile gesto e alla sua famiglia, i segni della mia solidarietà per il vile attentato perpetrato ai danni del suo automezzo”.

Secondo l’esponente del Pd, il cui intervento segue quello di Giuseppe Trischitta, capogruppo di Forza Italia, “questo ennesimo evento delinquenziale impone una serie di riflessioni e di prime considerazioni. Comincio – prosegue – con l’esprimere il mio forte sdegno per quanto occorso ad uno dei commercianti storici di via dei Mille e manifesto tutta la mia preoccupazione per i ripetuti episodi che costellano ormai la quotidianità della città di Messina, atti vili di un passato che si sperava potesse essere dimenticato e che invece si ripresenta incombente con manifestazioni inconcepibili di emergente cultura violenta. Questi fatti delinquenziali pongono a rischio la democrazia, la libertà, la pace, l’ordine sociale e la stessa giustizia”.

La difesa di questi valori, secondo il presidente della commissione Bilancio del Comune di Messina, arriva con la “coesione della intera società e la determinazione di tutta la comunità”.

“Questo vile gesto – incalza, arrivando al dunque – è un attacco a tutti i commercianti onesti; non è stato colpito uno storico commerciante di via Dei Mille, ma l’intera città e tutti i suoi abitanti. Sono fortemente preoccupato, e mi chiedo, a chi toccherà prossimamente, ad un altro ricorrente o ad uno dei consiglieri comunali inserito nelle liste di proscrizione apparse nei social network, solo per aver detto no all’isola pedonale in via dei Mille?”.

Dubbi che spingono Cucinotta, tra coloro che si sono apertamente schierati contro l’isola disegnata dalla Giunta di palazzo Zanca, a chiedere “il personale intervento del prefetto”, invitando “l’intera base produttiva messinese, il sindaco, le organizzazioni sindacali, le associazioni e l’intera comunità a non restare silenti ma ad esprimere anche loro, e insieme, un forte sdegno, condiviso e unanime, contro la violenza, perché da questo comune nasca una nuova coscienza individuale e collettiva da cui possa derivare un costante impegno a proseguire sulla via della legalità e della lealtà”.

“Colgo l’occasione – prosegue – per esortare taluni componenti dell’Amministrazione comunale a smorzare i toni, ad evitare per talune vicende comunicati che creano rancore e divisioni. Auspico infine una rapida soluzione investigativa che individui e punisca con pene appropriate i responsabili di tali gesti che considero lontani ed in antitesi con il percorso di crescita civile che una normale società è chiamata ad intraprendere, perseguire e condividere”.

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