Ospedale Piemonte, parlamentari Ncd da Lorenzin con Picciolo e Formica: “Ok a fusione con Neurolesi”

“Crediamo che l’operazione salvataggio Piemonte sia possibile e che da un grave errore che stava per essere commesso, penalizzando Messina, stia per nascere una grande prospettiva per la sanità non solo della provincia ma di tutto il Mezzogiorno del Paese”. Questa la dichiarazione unitaria del deputato nazionale Enzo Garofalo, del senatore Bruno Mancuso e del deputato regionale Nino Germanà, tutti del Ncd, che questo pomeriggio a Roma hanno incontrato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, insieme ad altri due deputati regionali messinesi, Beppe Picciolo e Santi Formica.

“Dopo avere nelle scorse settimane rappresentato le nostre preoccupazioni per una scelta, quella della chiusura dell’ospedale Piemonte, che rischiava di penalizzare l’efficienza e la qualità dell’assistenza a Messina – dichiarano gli esponenti del Nuovo Centrodestra – abbiamo trovato il ministro molto attento, disponibile e con un dossier ricco di spunti e di dati che confortano la nostra speranza di inserire a pieno titolo il Piemonte nella rete ospedaliera regionale con un compito preciso: fare dello storico complesso ospedaliero un luogo di cura per malati cronici e lungodegenti, e un’eccellenza nel campo della riabilitazione. L’idea della fusione con l’Irccs Neurolesi Bonino Pulejo non solo è percorribile ma è auspicabile. Abbiamo voluto ricordare come un complesso di riabilitazione per chi ha subito gravi patologie debba mantenere un pronto soccorso, così come peraltro previsto, per altre ragioni, fin dai tempi del piano della protezione civile del 2008”.

“Il Piemonte, è stato riconosciuto, può rappresentare ancora una grande risorsa per la città – proseguono – così come è stato per 104 anni di storia. L’integrazione tra Neurolesi e Piemonte garantirà le professionalità e il numero di posti letto all’interno del quadro regionale già previsto, senza alterare il piano di razionalizzazione dei costi, ma anzi costituendo in tema di assistenza un rilancio per Messina, città che rispetto ai parametri previsti dagli standard socioassistenziali presenta un saldo negativo. L’assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino è stata già informata dell’esito dell’incontro – concludono – nei prossimi giorni i tecnici valuteranno tutti gli aspetti per garantire una soluzione positiva a questa vicenda. L’auspicio è che all’interno del plesso ospedaliero del centro cittadino possa nascere inoltre un poliambulatorio e un luogo nel quale garantire tutta l’attività specialistica intramenia”.

Il piano di fusione è stato presentato alla presenza dei tecnici del ministero, i direttori Renato Botti e Giovanni Leonardi.  Lo scopo è di “dare vita – ha precisato Picciolo – ad un unico polo riabilitativo e d’emergenza, la cui caratteristica ed unicità è stata riconosciuta come fondamentale vista la peculiarità del territorio messinese”. Riconosciuta anche la funzionalità strettamente legata anche al rischio sismico a cui è esposta l’area dello Stretto. “In questa logica – ha proseguito il deputato del Patto dei democratici per la riforma – Piemonte e Ircss Neurolesi possono diventare la naturale interfaccia per sanità calabrese che senza soluzione di continuità troverebbe un polo d’eccellenza con 220 posti letti per acuti e riabilitativi”.

Il piano prevede inoltre che una delle palazzine dell’attuale ospedale Piemonte possa essere assegnato per le attività amministrative ed ambulatoriali dell’Asp Messina. Salvi dunque tutti i reparti: neurologia neuromuscolare, cardiologia polmonare ortopedia e reparti collegati quali anestesia e rianimazione. “Il dado è tratto – ha concluso Picciolo –  Lorenzin ha già un’intesa di massima con l’assessore Borsellino, alla quale abbiamo immediatamente comunicato il responso positivo del ministro, mentre anche il direttore generale dell’assessorato alla salute, Salvatore Sammartano, nei prossimi giorni troverà le soluzioni ottimali per far decollare il progetto interfacciandosi con i tecnici del ministero, i direttori Renato Botti e Giovanni Leonardi, che peraltro, nel corso dell’audizione pomeridiana, hanno già avuto da noi risposte molto esaurienti con i dettagli del progetto che può realmente ridare slancio alla sanità messinese”.

Picciolo e Formica hanno ringraziato la deputazione messinese del Ncd “per il fondamentale contributo e per l’altissima interlocuzione offerta nella persona del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. A fine giornata, anche alla luce del positivo incontro e preso atto della totale disponibilità a fornire risposte chiare ed inequivocabili, Formica, Germanà, Picciolo, Mancuso e Garofalo hanno reso noto che proporranno la cittadinanza onoraria messinese per Lorenzin.

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