Intesa Bluferries e Ustica Lines per ricostituire Metromare: proposta di Or.Sa, pendolari e Zuccarello al Governo

Si è svolto questa mattina, davanti al palazzo della Prefettura, un sit-in di protesta organizzato dall’Or.Sa , dai lavoratori marittimi di Bluferries e Ustica Lines,  dal Comitato dei pendolari dello Stretto e dal consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello. A sole tre settimane dalla scadenza del servizio di collegamento tra Messina , Villa San Giovanni  e Reggio Calabria c’è forte preoccupazione tra i dipendenti delle due società che dal primo gennaio prossimo saranno costretti a rimanere a casa per via della cessazione del servizio . Sono ben 57, infatti, i lavoratori che rischiano di rimanere senza occupazione in attesa del piano di mobilità che il ministro Maurizio Lupi ha affidato ad RFI, mentre sia l’Or.Sa che il consigliere comunale Zuccarello hanno proposto questa mattina al prefetto  la ricostituzione dell’ex consorzio Metromare, attraverso una partnership tra Bluferries e Ustica Lines,  per garantire ai numerosi pendolari il servizio di collegamento e tentare di evitare il licenziamento dei lavoratori marittimi.

“Noi siamo in contrapposizione con la strategia del Comune e con il piano di mobilità dell’assessore Gaetano Cacciola –  dichiara Mariano Massaro, segretario regionale dell’Or.Sa- per un motivo molto semplice: si elimina il collegamento diretto con Reggio spostando tutto a Villa San Giovanni. Come facciamo con tutti gli studenti  e i lavoratori che giornalmente viaggiano verso Reggio e viceversa?  Vogliamo semplicemente complicargli la vita. Auspichiamo per questo la riorganizzazione dell’ex consorzio Metromare coinvolgendo Bluferries e Ustica lines, salvaguardando anche i 57 posti di lavoro”.

Se da un lato, infatti, il ministro Lupi, sollecitato anche dal sindaco, Renato Accorinti, per mezzo di una lettera, si è impegnato a mantenere il servizio attraverso i mezzi di Rfi, è anche vero, però, che la flotta “veloce” dell’azienda pubblica è ormai limitata a sole due navi veloci, mentre 5 dovrebbero essere le navi a disposizione per mantenere l’attuale frequenza dei collegamenti fra Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria.

“Il 31 dicembre andremo tutti a casa – le parole di Antonio Tripodo, dipendente dell Ustica Lines – da tanto tempo ormai chiediamo spiegazioni ma non riceviamo alcun tipo di risposta sensata da nessuna delle parti coinvolte. Per questo motivo oggi siamo qui a protestare chiedendo ancora una volta a sua eccellenza il prefetto di fare il più possibile con il ministero per tentare di risolvere questa situazione, anche perché è Rfi che deve dare un segnale”. Dopo la proroga ottenuta il 30 giugno scorso, infatti, niente è cambiato per i lavoratori. Un lento conto alla rovescia verso l’inesorabile licenziamento, l’ennesimo grattacapo per chi ogni giorno attraversa lo Stretto per motivi di lavoro o studio, tra burocrazia, promesse non mantenute e il buon senso che spesso viene a mancare…

Francesco Algeri (@fralgeri)

 

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