Ministero stronca piano riequilibrio: nessuna azione contro responsabili debiti. LabDem invoca verità

“Troppe incertezze, troppi nodi ancora da sciogliere rispetto alla reale situazione economico – finanziaria del Comune di Messina”. Allarmati dai pesanti rilievi della commissione del ministero dell’Interno che ha valutato il piano di riequilibrio proposto dall’amministrazione di palazzo Zanca, LabDem Sicilia e LabDem Messina chiedono alla Giunta Accorinti di fare chiarezza “sulle risposte e sulle scelte politiche che questa Amministrazione intende proporre”. Invitano anche la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, a convocare il civico consesso per un confronto pubblico sull’argomento.

L’associazione LabDem, aderente al Pd, nello “stigmatizzare l’impossibilità oggettiva di una compiuta valutazione degli atti finanziari della Giunta Accorinti da parte del Consiglio comunale essendo gli stessi, con una prassi di dubbia correttezza istituzionale, presentati in aula appena qualche ora prima dello scadere dei termini per la loro approvazione”, evidenzia come, “aldilà di ottimistiche dichiarazioni, la situazione economico finanziaria del Comune sia sull’orlo del baratro”.

A preoccupare sono i “puntuali rilievi avanzati in merito al piano pluriennale di riequilibrio nella relazione della direzione centrale della Finanza Locale presso il ministero dell’Interno, ed ancor prima dalla Corte dei Conti”. Rilievi dei quali l’esecutivo del Comune di Messina è ora chiamato  a “chiarire pubblicamente i termini, nonché le motivazioni tecnico giuridiche con le quali tali obiezioni si intendono superare per l’accoglimento del piano di riequilibrio medesimo”.

L’associazione ritiene “indispensabile un’operazione verità sullo stato economico del Comune per appurare se resta realisticamente percorribile la possibilità di riequilibrio nei termini richiesti dalla legge, o se al contrario, il Comune sia strutturalmente deficitario; conseguentemente – prosegue – ritardare la dichiarazione di dissesto non potrà che avere ricadute negative per la cCittà con piena responsabilità politico/amministrativa dell’Amministrazione Accorinti”.

In LabDem suscitano allarme i “pesanti rilievi della commissione ministeriale chiamata a valutare il piano di riequilibrio quali, tra i più rilevanti: 1) quelli relativi alla mancata sottoposizione al Consiglio comunale per il riconoscimento dei presunti debiti fuori bilancio, che non sono stati presentati in Consiglio per il riconoscimento, in aperta violazione di legge; 2) il mancato avvio dell’azione di responsabilità ai sensi degli artt. 191, 193 e 194 T.U. EE.LL. di cui alla L. 267/00 per i dirigenti e per gli amministratori che ne hanno reso possibile i debiti fuori bilancio; 3) la mancata approvazione dei piani consuntivi delle partecipate con l’acclaramento dei relativi deficit; 4) la mancata realizzazione dei conti consuntivi consolidati”.

 

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