L’odissea dei lavoratori Terminal Tremestieri. Adamo: “essenziale che l’azienda partecipi al bando”

Piero Adamo

Una tre giorni di fuoco per i lavoratori della Terminal Tremestieri: dopo la protesta a Palazzo Zanca di martedì scorso, culminata col l’incontro serale tra la rappresentanza dei 36 dipendenti a rischio, un nutrito gruppo di consiglieri comunali e il sindaco Renato Accorinti, ieri è stata la volta del secondo atto che ha visto aggiungersi agli attori anche i dirigenti dell’Autorità Portuale, in vece del Presidente Antoninio De Simone, impegnato a Palermo per discutere la questione del dragaggio.

Stamani proprio il numero uno dell’Ente ha riconvocato i lavoratori per arrivare ad un punto e, alla riunione prevista per le 11 ma non ancora iniziata, anche stavolta hanno scelto di esserci anche alcuni membri del civico consesso. Daniela Faranda e Piero Adamo i primi ad arrivare alla sede di Via Vittorio Emanuele II ma, non solo la compagine di centro destra è vicina ai dipendenti in questa lotta: “Siamo tutti al fianco ai lavoratori. E’ una partita sociale di enorme importanza e nessuno di noi ha alcuna intenzione di lasciare soli i dipendenti di Terminal Tremestieri o restare sordi alle tante altre istanze del nostro territorio: questo, del resto, è il compito della politica. Il nostro è un fronte unico e unitario, non c’è spazio per alcuna contrapposizione: questa è una battaglia trasversale”, commenta la capogruppo del Nuovo CentroDestra.

Ma qual è lo stato dell’arte delle cose? I lavoratori chiedevano inizialmente una clausola rigida che garantisse il riassorbimento di quanti rischiano il posto.Proponevano che la ditta, nella fase del reclutamento, partisse proprio da loro e che la società che si fosse impegnata ad agire in tal senso potesse godere di una sorta di premialità nella griglia di valutazione del bando”, chiarisce il consigliere di SiAmoMessina.

L’ipotesi di suddetta premialità però non sarebbe stata ritenuta opportuna dai vertici dell’AP i quali, comunque, si sono impegnati ad invitare l’impresa appaltatrice a mantenere i posti dei lavoratori che, in questo momento, sono a serissimo rischio.

La partita, a questo punto, si gioca su due piani: in primis, i dipendenti della Srl chiedono all’Autorità Portuale che venga modificata in meglio (e quindi a loro vantaggio) la clausola, dall’altra l’appello alla e della politica è che la Terminal Tremestieri partecipi al bando “ferma restando la libertà d’impresa”, commenta Adamo che conclude con fermezza: E’ essenziale però che partecipi, questo stiamo chiedendo con forza ad un’azienda che, ricordiamolo, è in parte pubblica”.

 (@eleonoraurzi)

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