Trasporti e continuità territoriale, appello del Sindaco “tutti alla manifestazione”. Nasce il “movimento popolare 14 febbraio”

Il tema della difesa della continuità territoriale ha avuto la capacità di ricreare uno stimolo condiviso da più parti sociali, ricompattando molte aree della sinistra, i movimenti e servendo su un piatto d’argento la “riconciliazione con la piazza” al sindaco Renato Accorinti, in prima linea accanto a cittadini, associazioni e sindacati che il 14 febbraio manifesteranno.

Dopo aver risposto alle accuse del ministro Lupi, che aveva parlato di “allarmismi ingiustificati”,  il sindaco ha lanciato un appello per la partecipazione alla manifestazione denominata “Tutti insieme, per l’area dello Stretto, per la Sicilia e per la nostra gente”.

“Riteniamo necessario rivolgere un forte appello alla cittadinanza per la partecipazione più ampia possibile all’iniziativa che si sta organizzando, una massiccia presenza che confermi la volontà comune di tutti i messinesi di mettere la questione “Stretto di Messina” al primo posto tra le richieste che continuiamo a rivolgere incessantemente al Governo nazionale.

Il problema che intendiamo sottoporre – continua il sindaco –  comprende certamente i gravi risvolti occupazionali che certe decisioni, non attentamente valutate, potrebbero comportare; riguarda il sistema di attraversamento del gommato e dei treni, che rischia di vedersi ancor di più penalizzato; tiene conto degli enormi disagi dei viaggiatori e dei pendolari in particolare; fa riferimento ad una seria politica di rilancio dell’aeroporto dello Stretto. Ma attiene, più in generale, al progetto complessivo che deve riguardare tutti i territori che si affacciano sullo Stretto: un nodo cruciale per lo sviluppo economico non solo di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, ma per l’intera Sicilia e tutto il mezzogiorno.

Migliorare i servizi, creare infrastrutture, – prosegue Accorinti – investire in una prospettiva di vero sviluppo quelle somme che si ritenevano utili per la faraonica opera del ponte, deve essere l’obiettivo da condividere e sottoporre con forza alle autorità di governo. E’ necessario ribadire con forza, ancora una volta, che la continuità territoriale non è uno slogan ma un diritto, e che le politiche di disimpegno, ormai prossime all’abbandono, delle Ferrovie dello Stato vanno contrastate con decisione.

Confermo l’adesione a questa piattaforma del Governatore Crocetta, di gran parte della deputazione, di sindaci della province siciliane e calabresi, e  mi preme evidenziare che non è il tempo delle divisioni. Tutti insieme, – conclude il sindaco – senza steccati, forze sociali, sindacati, amministrazione e consiglio comunale, rappresentanze politiche, associazioni, movimenti, cittadini, ribadiamo la volontà di credere in un futuro che riparta dal nostro mare, uno Stretto che ci ha sempre incantato ed al quale vogliamo restituire il rispetto che merita”.

Intanto crescono le adesioni alla manifestazione popolare: numerosi movimenti politici , associazioni civiche , centri sociali e sindacati, siciliani e calabresi, che dal primo momento hanno manifestato la necessità di una grande manifestazione di massa, pur nelle loro diversità e ruoli, si sono riunite nell’occasione nel “Movimento Popolare 14 Febbraio” per promuovere e rivendicare il diritto alla mobilità e il rilancio del sistema di traghettamento ferroviario sullo stretto; a tal proposito hanno sottoscritto in un documento, le rivendicazioni di un territorio da decenni mortificato dalle politiche nazionali e dall’opera di smantellamento di Ferrovie dello Stato. Auspichiamo che il fronte trasversale alla base della Manifestazione si allarghi ancora e dia finalmente al territorio la forza di reagire. A margine dell’evento del 14 febbraio, tutte le anime che hanno promosso, organizzato e partecipato alla manifestazione, presenteranno al Governatore della Sicilia un “progetto per la mobilità ed il traghettamento sullo stretto” per dimostrare che oltre la protesta il territorio può , vuole e deve essere protagonista delle scelte e non sempre subirle.

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