Calcio Lega Pro, Acr Messina. Nigro: “stiamo trovando una fisionomia di squadra. Ad Aversa una guerra”

Un pareggio che sa di niente in una gara in cui comunque sono emersi due dati importanti: nessun gol subito, merito anche di Berardi, e squadra che ha finito in undici la gara, mostrando anche sul finale di primo tempo un po’ di cuore, sebbene la manovra di gioco fosse terribilmente confusa. Per un Messina reduce da sei sconfitte consecutive nelle quali ha subito quattordici gol, consolidandosi come una delle retroguardie più bucate del campionato, è già qualcosa. Tuttavia Elio Nigro, da un paio di partite tornato protagonista in mezzo al campo dopo un infortunio che ha pregiudicato la sua stagione, esprime rammarico per quanto successo sabato con il Cosenza: “non siamo soddisfatti perchè volevamo i tre punti, il rigore dopo tre minuti ci ha condizionato ma la reazione c’è stata. C’è un po’ di rammarico per quello che volevamo da questa partita”. La Reggina, con le due vittorie di fila, rimette tutto in discussione in fondo alla graduatoria ed il Messina adesso dista solo un punto; certamente la squadra della città dello stretto rappresenta una delle delusioni sportive maggiori di questo campionato di Lega Pro: “sicuramente le attese erano altre, ma adesso abbiamo quattro o cinque scontri diretti che possono permetterci di risalire la classifica e fare un altro finale di campionato, già a partire da sabato. Ad Aversa sarà una guerra più che una partita, in un campo piccolino quasi ai limiti della praticabilità, ci vorrà molta cattiveria e grinta. Dobbiamo compattarci, ma questo già sta succedendo. Stiamo trovando una fisionomia di squadra che fino a questo momento, fra squalifiche e infortuni, è mancata”.

Per il centrocampista cugino dell’ex Maiorano non è stata affatto un’annata semplice; a gennaio poi sembrava che le strade fra lui ed il Messina fossero destinate a separarsi, con proprio i prossimi avversari dei giallorossi candidati ad essere la sua futura squadra, salvo il ripensamento finale: “quando sembrava che dovessi partire ho avuto un colloquio con il presidente esprimendo la volontà di restare, non avendo avuto la possibilità di esprimermi al meglio a causa dell’infortunio e lui mi ha accontentato”. Con l’arrivo di Nello Di Costanzo si è passati dal 4-3-3 al 4-4-2, sebbene sabato il modulo diventava un 3-4-1-2 in fase di possesso, ma per Nigro non ci sono grosse differenze: “si, quando giochi con due mezz’ale sei più proiettato in avanti, mentre quando giochi a due devi stare attento in fase di copertura, ma siamo dei giocatori e quindi dobbiamo adattarci ai moduli”.

@RobertoFazio

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