La Garante dell’infanzia Baronello ancora senza ufficio, “intenzioni buone dell’amministrazione, ma nessun cambiamento”

E’ passato oltre un anno dal suo insediamento, e alla vigilia degli “stati generali” convocati dall’assessore ai servizi sociali Mantineo, la Garante dell’Infanzia Maria Baronello, in una lettera aperta indirizzata all’amministrazione comunale, lamenta le condizioni in cui dovrebbe svolgere il suo delicato compito, bocciando di fatto l’operato di Palazzo Zanca.

“Il 14 aprile 2014 il Consiglio comunale mi ha nominata Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – scrive la Baronello –  una nomina rimasta virtuale sino al  22 novembre, quando mi sono insediata  di imperio  nel plesso di  Palazzo Satellite, luogo indicato dal Segretario Generale, dove tutt’oggi, ad un anno della nomina appunto, non ho una stanza nè attrezzature e strumenti di comunicazione, circostanza che mi  impedisce  di esercitare al meglio le funzioni ed i compiti a cui preposta.

Sono comunque rimasta vigile ed attenta nell’ osservare che  nella Città di Messina continua a mancare una moderna pianificazione del sistema dei servizi socio-assistenziali, una pianificazione che dovrebbe cogliere le nuove e più complesse istanze dei cittadini. Mi sono attivata, tra le altre cose, nel proporre all’interno delle singole Circoscrizioni  dei presidi di Funzionari delle Professioni di aiuto perché si possa  decodificare ed orientare la domanda sociale accogliendola nei luoghi di vita  più vicini alle famiglie.

Malgrado le buone intenzione dell’Amministrazione Comunale nessun cambiamento ha di fatto scalfito un settore tanto importante e delicato ma rimasto bloccato su arcaiche e consolidate prassi,che non tengono in considerazione l’elementare principio della valutazione costi-benefici  e la reale ricaduta dei servizi sull’utenza.

Le recenti  notizie riguardanti la perdita di opportunità per interventi a favore di minori, dagli asili nido alla rinuncia da parte del Dipartimento ad accedere ai PAC e poi la bocciatura da parte della Regione di pezzi di  programmazione della 328 del 2014  , denotano che vi è un gap all’interno del Dipartimento dei Servizi Sociali sia per la presenza di  un Dirigente che non può  esercitare pienamente il suo mandato, poiché l’attuale Funzionario   ha una nomina ad interim,sia perché vi è poca chiarezza circa i  compiti e le responsabilità del personale  amministrativo e del personale tecnico, che essendo in numero insufficiente e conseguentemente con difficoltà ad organizzarsi rispetto al carico di lavoro, non riesce  a soddisfare le perfomance proprie di  questo Dipartimento.

L’istituzione dell’Ufficio dei Servizi Sociali annunciata dall’Assessore al ramo deve tenere conto di questi presupposti se vuole determinare quel cambio di passo necessario per gestire le fasce del disagio dando ascolto e risposte a tutte quelle istanze che i nuovi bisogni richiedono.

E’ necessario, quindi, che vengano fatte scelte ben precise e coraggiose che siano l’espressione di un indirizzo politico, più volte manifestato, che considera prioritario il settore dei Servizi sociali e quindi il suo riordino.

Io stessa, durante l’audizione per gli Stati Generali, con l’Assessore  Nino Mantineo, nel mese di febbraio, suggerivo di istituire presto l’Ufficio di Servizio Sociale,azione propedeutica a qualunque progettualità di settore, in quanto le Professionalità esistenti  sarebbero state le più opportune  a  pianificare il piano –programma del  Dipartimento,ed un adeguato capitolato economico,di cui conoscono limiti e potenzialità,senza quindi rivolgersi esclusivamente ad  esperienze e competenze esterne e cominciare sempre da zero.

Ribadisco la necessità di pensare a incontri  di concertazioni allargate per meglio agire nell’interesse dei minori e delle loro famiglie e sottolineo l’importanza di un coordinamento permanente  delle Politiche dell’infanzia e dell’adolescenza, tra istituzioni e organizzazioni della società civile,facenti capo alla regia dell’Istituzione pubblica che deve garantire la stessa possibilità di  accesso e la stessa  qualità dei  servizi ai minori in tutto il territorio comunale,  con iniziative strutturate ed incardinate al Sistema dei Servizi Sociali, non estemporanee  e volontaristiche”.

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