Calcio, Lega Pro. Discussi i nuovi criteri per il ripescaggio: ecco le novità

Nel corso del pomeriggio di ieri sono stati decisi i criteri per il ripescaggio in Lega Pro da parte del Consiglio Federale. Due le novità eclatanti: 500.000 euro sarà la cifra da versare come contributo straordinario alla Lega per ottenere la riammissione nella categoria, ma al contempo il Consiglio ha votato in maggioranza il blocco degli stessi ripescaggi a partire dalla stagione 2016-2017. Le società che dichiareranno fallimento dunque non verranno più sostituite, in linea con la volontà di ridurre il numero di squadre professionistiche nei rispettivi campionati, specchio dello stato di salute precario del nostro calcio.

Chiaramente resta invariata la presentazione della fideiussione (a garanzia) di 600.000 euro per l’iscrizione. Ecci i provvedimenti integrali:

Ripescaggi nei campionati professionistici 2015-16. A seguito di un approfondito confronto, il Consiglio ha approvato a maggioranza (voto contrario dei consiglieri della Lega Pro) i criteri e le procedure di ripescaggio nei campionati professionistici 2015/16. Le società, per essere ripescate, dovranno però versare un contributo straordinario alla FIGC di 5 milioni (Serie A), 1 milione (Serie B), 500mila (Lega Pro). Al tempo stesso, il Consiglio Federale ha deciso a maggioranza (voto contrario dei rappresentanti di Aic, Aiac e Lega Pro) il blocco dei ripescaggi a partire dalla stagione 2016/17.

Sanzioni.Dopo una lunga discussione, sollecitata da quanto emerso dalle recenti indagini su frodi sportive, il Consiglio Federale ha deciso di presentare alla prossima riunione una modifica normativa tesa all’inasprimento delle sanzioni nei confronti dei tesserati. È stata manifestata all’unanimità la volontà di aumentare tutti i minimi edittali (compresa l’omessa denuncia sia in caso diSCOMMESSE che di illecito sportivo) fino alla radiazione nei casi di responsabilità diretta di frode sportiva. La Federazione inoltre, facendo propria la proposta del Presidente Abodi, sosterrà nelle sedi istituzionali la richiesta di confisca dei beni nei confronti dei soggetti colpevoli dei reati di frode sportiva e l’inserimento dello stesso reato e della raccolta illecita di scommesse sportive nel perimetro del DLGS 231/2001.

Fruibilità degli stadi e rapporti tra società, tesserati e gruppi di tifosi. Il Consiglio ha provveduto a determinare le fattispecie sanzionatorie per tutti i tesserati che abbiano interlocuzioni che costituiscano  forme di intimidazione, determinino offesa, denigrazione, insulto per la persona o comunque violino la  dignità umana. In caso di violazione saranno applicate sia la squalifica che l’ammenda.

@RobertoFazio

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