Calcio Lega Pro: Messina non cadere giù dalla torre! Battuta anche l’Andria, è vetta in classifica

 

FIDELIS ANDRIA – MESSINA 0-1

MARCATORI: 34′ Barraco
FIDELIS ANDRIA: Poluzzi, Tartaglia, Stendardo, Fissore (63′ Bangoura), Cortellini, Bisoli, Onescu, Piccinni (84′ Capellini), Strambelli, Grandolfo, Morra (70′ Kristo)
ACR MESSINA: Berardi, Frabotta, De Vito, Baccolo, Burzigotti, Palumbo, Zanini, Giorgione, Tavares (84′ Fornito), Barraco (75′ Parisi), Cocuzza (62′ Salvemini)
ARBITRO: Baroni Niccolò di Brescia.
NOTE: Ammoniti 22′ Frabotta, 56′ Cocuzza, 64′ Palumbo

Dalle stalle alle stelle e viceversa. Il calcio non conosce distanze: è spietato, alla gloria non pone limiti, come neanche al fango. Per questo il Messina di Arturo Di Napoli, che sta riempendo d’orgoglio un’intera tifoseria svilita dai personaggetti (per dirla alla De Luca) che hanno calcato il manto erboso del San Filippo indossando la biancoscudata e occupando la sede amministrativa, non deve cadere nell’errore più banale: salire sul piedistallo per poi cadere bruscamente giù. Il frutto non è ancora maturo, ma la vetta in classifica regala qualche sorriso. Giusto il tempo di godersi la soddisfazione di guardare gli avversari dall’alto per un po’ e poi tornare a indossare l’abito che più, per adesso, è consono al Messina: quello della salvezza che, magari più in avanti e con ancora tanto da dire in questo campionato, può diventare quello di cenerentola, con la scarpa giusta al piede.

A decidere la partita in Puglia, contro un’altra sorpresa del torneo quale resta la Fidelis Andria, è questa volta Barraco: sua la realizzazione nel penalty concesso dall’arbitro per atterramento di Stendardo ai danni di Tavares, in un modo o nell’altro ancora al centro dei piccoli successi giallorossi. Prima dell’episodio decisivo, anche per l’espulsione del difensore avversario, le due squadre si affrontavano senza timori reverenziali dando vita ad un match piuttosto gradevole, ricco di capovolgimenti di fronte e tentativi da entrambi i lati del campo.

imgparisiNella seconda frazione è Berardi ad assicurare il risultato ai compagni: sempre presente sugli uomini più pericolosi per i padroni di casa, ovvero Cortellini e Capellini. Giornata memorabile poi quella di oggi per Alessandro Parisi: dalla gloria del Messina che sbancava la serie B nella sua galoppata al Celeste e regalava emozionanti sorprese in massima serie ad una carriera arenatasi prima del tempo a causa dello scandalo calcio-scommesse; oggi il ritorno nella squadra che lo ha consacrato nel calcio che conta, regalandogli sprazzi di nazionale, e che porta lo stesso nome della città in cui ha scelto di mettere sù famiglia e residenza. Perchè nella vita evidentemente non è mai troppo tardi. @RobertoFazio

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