Vendeva stoccafisso per spacciare soldi falsi: arrestato ambulante

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Nella sera di ieri i Carabinieri della Stazione di San Fratello hanno  arrestato per : “spendita e introduzione nello stato, previo concerto, di monete falsificate”  e “tentata truffa” un cinquantaduenne di Paternò.

L’uomo, mentre viaggiava sulla  SS 289 nel territorio di  San Fratello (ME), a bordo di un autocarro piaggio bianco attrezzato per la vendita di pesce “stocco”  è stato controllato dai  militari dell’Arma che gli hanno trovato 6 banconote da euro 10,00, poi, risultate contraffatte. A indurre i Carabinieri al controllo era stato il gesto repentino compiuto dall’uomo quando, fermato nel corso di un controllo alla circolazione stradale, era stato invitato a scendere dalla macchina.

Infatti, con fare furtivo e credendo di non essere visto in quel frangente, il predetto aveva lasciato cadere, sul ciglio della strada (per la precisione sotto il furgoncino), una serie di banconote accartocciate e poi risultate false.  Un gesto fulmineo fatto nella convinzione che i Carabinieri fossero distratti, e che invece non era passato inosservato.

Analizzando il gruzzolo recuperato (di sei banconote da dieci euro), i Carabinieri  hanno intuito immediatamente il perché della condotta assunta dal controllato: infatti, si trattava di banconote false che quel soggetto stava provando a spacciare  nel piccolo centro nebroideo sfruttando la vendita ambulante del “pesce stocco”.

Veniva, inoltre, con una breve indagine locale dei Carabinieri, ricostruito come poco prima, l’uomo avesse tentato d’acquistare del pane  presso un negozio del luogo, cercando di usare la banconota contraffatta. Ciò aveva creato “un’effervescente” reazione dell’ esercente che, intuito il tentativo di truffa,  reagiva invitandolo ad uscire dall’esercizio.

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Le banconote sono state sottoposte a sequestro insieme al furgone e al pesce.

Si trattava, infatti , di un quantitativo di kg. 160 ( per un valore approssimativo di 3.000 euro), in pessimo stato di conservazione, tanto da essere sequestrato e distrutto con l’ausilio di personale dell’Asp. L’uomo, pertanto, infatti dovrà rispondere anche di vendita di alimenti in pessimo stato di conservazione.

L’ arrestato, su disposizione della Dottoressa Casabona della Procura di  Patti, dopo aver passato la notte nelle camere di sicurezza dei Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, nella giornata di oggi, all’ udienza di convalida presso il Tribunale di Patti, veniva giudicato con rito per direttissima e sottoposto all’obbligo di soggiorno nel comune di Paternò (CT).

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