Ospedale Piemonte: il Tar salva il decreto sindacale, il pronto soccorso non si tocca

Il T.a.r. di Catania,  dopo avere finalmente  sentito   le ragioni del Comune nell’udienza dello scorso 18 novembre, ha “revocato” quel proprio decreto del 27 ottobre che sospese l’atto Sindacale in attesa della costituzione in causa del Comune  (avvenuta con l’Avv. Fulvio Cintioli) .   Il T.a.r. dunque,  non soltanto ha respinto la richiesta dell’Azienda Papardo diretta al mantenimento della sospensione, ma ha per di più riconosciuto che, neppure in origine, sussistevano le condizioni per l’emissione del proprio decreto cautelare.

L’effetto è che mai ha subìto sospensione  l’Ordinanza con la quale il Sindaco ha impedito che la legge regionale che  ha voluto mantenere  il Pronto Soccorso di viale Europa  giungesse a smantellamento  ormai  avvenuto e risultasse, perciò, inutile.

“Il Sindaco aveva il potere di evitare lo scempio, e lo ha esercitato – si legge in un comunicato – Resta ancora da “mettere in sicurezza” ciò ch’è stato salvato, giacché occorrono   gli  adempimenti  regionali necessari  per dare attuazione alla legge varata dalla Regione. Ma per essi il Sindaco nulla può ovviamente fare; così come non può sostituirsi alla Regione nella cura del rapporto ch’essa intrattiene col Ministro della Salute per il consolidamento dell’originario assenso dato da Roma alla decisione del legislatore siciliano”.

Il Comune è stato difeso dall’avvocato Fulvio Cintioli. Ricordiamo che la vicenda risale allo scorso ottobre, quando il manager Vullo decise la chiusura nell’ambito delle operazioni di smantellamento.  Accorinti, però, il 5 ottobre  firmò l’ordinanza urgente “antichiusura” , a cui seguì l’approvazione della legge regionale Irccs-Piemonte che ha posto le basi per la nascita della nuova gestione.

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