Il primo compleanno del gruppo 29 dicembre: “amiamo Messina, basta lamentarsi dobbiamo agire”

“Ci anima il desiderio di non vedere morire Messina”, così la presidente del comitato cittadino “29 dicembre -ricostruiAMO Messina- dottoressa Patrizia Midiri, che questo pomeriggio, ha incontrato membri dell’associazione e amici nella saletta dell’Università telematica Pegaso di Corso Cavour per festeggiare il primo anno di attività del gruppo, la cui data di nascita viene idealmente riconosciuta in quel 29 dicembre da cui trae il nome.

“Il giorno dopo il terremoto, quello durante il quale i messinesi si rimboccarono le maniche e, per l’appunto, fecero ripartire la ricostruzione”, continua la dottoressa che afferma “il mio intento era di mettere insieme menti pensanti, figure professionali in gamba e fare rete per il bene del nostro territorio. Messina ha un potenziale pazzesco. Ho visto molte parti di pianeta e so che la nostra città è uno dei posti migliori del mondo e non lo dico per campanilismo”.

Tra gli intervenuti anche la consigliera comunale Daniela Faranda, “trait d’union tra noi e il palazzo istituzionale”, come ha sottolineato l’avvocato Emilia Magazzù, membro del direttivo. “In alcuni casi siamo riusciti ad incidere In altri ci abbiamo provato”, ha chiarito la ex vicepresidente del TVE. “Il mio ruolo è dare voce a chi mi circonda. Se non facessi questo mi sembrerebbe svilito il mio compito”.

Contributi tecnici sono stati forniti dal dottor Fabio Costantino -psicologo-, e il dottor Saverio Tignino -agronomo- , i quali si sono soffermati sugli ambiti di pertinenza sottolineando come in passato Messina sia stata un “buon esempio” sia in termini di servizi sociali che di cura del verde; un passato al quale bisogna guardare. “Finché ci saranno situazioni di disagio come quelle a cui assistiamo ogni giorno -e di cui alcuni esempi ha portato nel corso del suo intervento il professionista che opera nel settore dei servizi sociali- non potremo permetterci di girarci dall’altra parte”, chiosa Costantino.

Garante per l’infanzia e tutela dei minori e dei disabili, così come anche dissesto idrogeologico e decoro urbano. Questi alcuni dei temi su cui ci si e soffermati “altro che indietro non si torna: guardiamo proprio alle nostre spalle e prendiamo il meglio del nostro passato, quando eravamo un esempio per molti. Guardiamo avanti senza dimenticare le nostre tradizioni”, prosegue Tignino.

Non mancano i contributi cosiddetti fuori programma: è il caso di Andrea Panzera, cofondatore dell’associazione “Fuori di Me”, presentata ieri a Palazzo Zanca e che coinvolge i messinesi che studiano fuori sede “il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita solo nell’ interesse del bene comune lontani da insegne di partiti”.

OltreStretto ha trovato studi e successo anche l’ingegnere Salvatore Curcuruto, dirigente del Servizio Agenti Fisici dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) “ho avuto la sfortuna di dover andar via ma questo è al contempo una fortuna per la mia carriera. Non siamo dei mediocri noi messinesi”, tuona in linea con gli interventi di chi lo ha preceduto, sull’onda di quanto affermato dal segretario generale Le Donne.

“Non so se siamo o meno capaci: lo dobbiamo dimostrare. Questa che state conducendo è una battaglia che sarebbe piaciuto a me iniziare, per il bene di una città che vedo sempre più degradata. Peggiora costantemente”. Una storia che non ha né padri ne figli e che “proprio per i nostri figli, perché non debbano andar via, dobbiamo cambiare”, così conclude l’avvocato Magazzù.

“Basta lamentarsi, dobbiamo agire. Abbiamo una rappresentanza diretta. Possiamo intervenire per migliorare la condizione dei disabili, della città. Con Daniela (Faranda) condividiamo una vision. Professionalità e competenza sono essenziali. Senza progettualità la politica non va da nessuna parte, a differenza di quello che intende il city manager. Noi amiamo Messina”, conclude “abbiamo la voglia e possibilità di ricostruirla. Dobbiamo coinvolgere tutti”, e per questo il comitato che annuncia il calendario degli impegni prossimi e l’imminente conferenza stampa sul verde pubblico, auspica di reincontrarsi il prossimo anno per festeggiare un altro capitolo di attivismo e adesioni sempre crescenti.

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