Conflitto d’interessi: De Cola risponde alle accuse di Mazzeo, “disposto al confronto trasparente”

Alcuni giorni, grazie ad una inchiesta di Antonio Mazzeo, noto attivista sul fronte del pacifismo e dell’antimafia, è emerso il caso dell’assessore De Cola quale protagonista di un conflitto d’interessi, viste le sue responsabilità amministrative.

Oggi De Cola risponde alle accuse mosse da Mazzeo, che in campagna elettorale è stato tra i più vicini a Renato Accorinti, salvo essere tra i più critici rispetto ad alcune posizioni dell’amministrazione, dalla gestione dei migranti alla scelta di alcuni assessorati.

“Desidero evidenziare – ha precisato De Cola –  che conflitto di interessi è la possibilità di trarre vantaggi, anche economici, da una decisione che dipende in qualche modo dallo stesso soggetto. Chiedo quindi, soprattutto per darne conto ai lettori, se può indicare i vantaggi, anche e non solo economici, che deriverebbero a me stesso, o a persone a me vicine professionalmente, dall’eventuale accoglimento delle proposte inserite nel Masterplan. A me sfuggono, e certamente non sono noti a tutti coloro che sanno invece di cosa si stia parlando, a chiunque abbia appena approfondito l’argomento, a chi ha avuto voglia di andare a guardare gli atti, tutti pubblici, che definiscono inequivocabilmente questa storia.

Il progetto del basamento del Pilone di Torre Faro – ha proseguito l’Assessore – trae origine da un concorso internazionale di idee svoltosi nel 1999-2000 (circa 13 anni prima dell’insediamento della giunta Accorinti) vinto da un raggruppamento di professionisti (prof. Arch Jan Pierre Buffi di Parigi, prof. arch. Pier Paolo Balbo di Roma, studio De Cola Associati di Messina).

La prestazione professionale richiesta si è definitivamente conclusa, con la validazione da parte del RUP, prima dell’insediamento di questa Giunta, e quindi la situazione contrattuale non potrà in nessun modo variare indipendentemente da qualunque scelta sarà assunta dall’Amministrazione, attuale o futura, in merito al progetto.

Nell’interesse dei lettori, desidero precisare al prof. Mazzeo, ed a quanti concordino con lui, che l’inserimento o meno, del progetto ‘Pilone’ nel Masterplan non porterà un solo centesimo nelle mie tasche né di nessuno dei soggetti che hanno a qualsiasi titolo collaborato con il mio studio, né produrrà alcun altro vantaggio, neppure in prospettiva. Infatti l’inserimento nel Masterplan è finalizzato a finanziare le somme necessarie all’espletamento della gara ed ai collaudi che in nessun modo potrebbero essere assegnati al raggruppamento vincitore della gara internazionale.

Mentre la possibilità di utilizzare il lavoro come referenza curriculare si è ovviamente già consolidata con la validazione del progetto, intervenuta come già detto, prima che io accettassi l’incarico che il sindaco Accorinti mi ha chiesto di ricoprire.

In merito all’opportunità, ovviamente adeguatamente valutata, di inserire o meno il progetto tra quelli inviati al governo per la definizione del Masterplan, evidenzio che l’elenco dei progetti è stato concordato tra tutti i Sindaci della città metropolitana di Messina (108 Comuni), rispetta appieno le caratteristiche richieste dal Governo e risponde ad una reale esigenza di intervenire sul Pilone.

Può essere smentito? Questi sono i fatti, non esiste e non potrà esistere nessun conflitto, nè latente neè conclamato e neanche possibile. Sono comunque disponibile – ha concluso De Cola – ad incontrare il prof. Mazzeo e quanti lo ritenessero utile, per un confronto trasparente e mi auguro chiarificatore, anche a beneficio dei tanti (forse troppi?) commentatori che sono intervenuti”.

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