Prelevava soldi col bancomat del vicino, smascherato dai carabinieri

Certamente aveva pensato di aver trovato un’efficace soluzione alla crisi economica, ma è stato smascherato dai Carabinieri di Caronia un 35enne  noto alle forze dell’ordine.  I fatti si sono sviluppati  a Caronia dove molti dei concittadini si conoscono  fra loro da tempo e dove i rapporti  fra le famiglie lasciano importanti spazi all’aiuto reciproco. Ma non è questo il caso di aiuto reciproco volontario fra due famiglie.

La vicenda smascherata lascia l’amaro in bocca al derubato e finisce per evidenziare come si tratti di un tradimento di una fiducia nei rapporti, mal riposta. Infatti il derubato abitando in una casa del piccolo ed ameno paese, aveva sviluppato l’abitudine  – molto comoda, ma pericolosa – di lasciare il proprio portamonete in macchina e addirittura di lasciare la macchina, sotto casa, aperta. Le due circostanze venivano notate dal vicino che elaborava un astuto stratagemma. E così, decideva d’ asportare la tessera bancomat dalla macchina e utilizzando il pin, lasciato là,  con i restanti oggetti, effettuava piccoli prelievi. Gli accertamenti dimostravano che i fatti sono tati commessi  in tre giorni diversi di questo mese in cui, il colpevole, asportava al conoscente  – dai bancomat di due istituti di credito – in tutto : 500 euro. In queste circostanze ritornava e, riponendo tutto così come era stato lasciato dal proprietario, non destava alcun sospetto nella vittima che, ignara, continuava nelle sua gestione degli oggetti. Lo stratagemma era andato bene le prime due volte perché il vicino non s’ era accorto di niente, mentre, la terza volta, il reo commetteva un fatale errore. Il ladro non riponeva l’oggetto esattamente come l’aveva trovato, così, il proprietario, l’indomani mattina, allorquando prendeva l’auto per recarsi al lavoro, si rendeva conto che il portafogli non era nel vano dove l’aveva riposto. La circostanza lo insospettiva e lo induceva a farne confidenza al Maresciallo dei Carabinieri che non lasciava nulla di intentato ed avviava una prima preliminare verifica dei fatti.

L’attività permetteva, così, di cogliere che il bancomat era stato usato nei giorni precedenti presso istituti di credito che non sono quelli dove il proprietario era solito prelevare. Ciò determinava, così, un supplemento d’ indagine ed i successivi accertamenti permettevano di fare inequivocabile  luce sugli orari e sull’identità del prelevante  che denunciato per questa sua fraudolenta attività,  dovrà rispondere di furto aggravato davanti all’autorità giudiziaria di Patti.

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