Malasanità: morte di Salvatore Pino, indagati tre medici

Sono tre i camici bianchi indagati per omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta seguita alla morte del 58enne Salvatore Pino, deceduto all’alba del 13 febbraio dopo 11 giorni di coma, a seguito di un’emorragia cerebrale.

Oggi pomeriggio, intanto, verrà eseguita dai medici legali Fabrizio Perri e Ettore Macrì l’autopsia disposta dal sostituto procuratore Alessia Giorgianni.

I medici coinvolti sono coloro i quali hanno operato il paziente nell’ultima fase, per cercare di salvarlo: dopo un’odissea che lo ha visto transitare per i tre ospedali della città. Infatti, si stanno individuando anche i professionisti che si sono occupati dell’uomo  sia al Policlinico che al Piemonte, e che secondo i familiari avrebbero sottovalutato le condizioni dell’uomo, colto da un malore mentre aspettava l’autobus. Giunto in ospedale, infatti, ai familiari era stato detto che il malessere era causato da una sbornia. L’emorragia celebrale, invece, avanzava.

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