Consumi, gli italiani sono a caccia di risparmio

È una regola che non conosce vecchiaia: è quando arriva la crisi, quella vera, che il consumatore impara davvero quale sia il valore del denaro. Ed una volta che lo ha imparato, non se lo dimentica facilmente. A testimonianza di questo spaccato di saggezza derivante dai momenti di difficoltà, il fatto che nell’ultimo anno gli italiani hanno ridotto drasticamente la spesa per gli acquisti. Parole e musica della Cgil, che ha rilevato questi dati in seguito ad una ricerca specifica sul grado di consumo delle famiglie del nostro Paese. Il tutto nonostante il 2015 sia stato un anno di parziale sollievo per l’Italia, grazie ai diversi finanziamenti giunti dall’Unione Europea: evidentemente non abbastanza per illudere chi ha vissuto un grave momento di difficoltà sulla propria pelle.

Ma a cambiare non sono solo le cifre in ballo, ma anche le metodologie di spesa: il 2015, in questo senso, ha visto tantissimi consumatori rivolgersi ai numerosi strumenti del web per risparmiare sui costi dei servizi e sulle spese sia domestiche che quotidiane. Inoltre, il web diviene un ottimo alleato per confrontare le diverse offerte sui propri fornitori di energia, per reperire quello più conveniente per la propria bolletta: ad esempio, potrete informarvi su come cambiare operatore energetico con la guida di Facile.it.

Risparmiare ove possibile è dunque la missione delle famiglie italiane. Stando sempre ai dati raccolti dalla Filcams Cgil, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Tecnè e la Fondazione Di Vittorio, il 57% delle famiglie in Italia ha scelto di ridurre i consumi, soprattutto durante l’acquisto di prodotti alimentari, dove le percentuali sfiorano addirittura il 73%. Al contrario, solo il 5% delle famiglie ha dichiarato di aver speso di più, migliorando sia la quantità che la qualità dei prodotti acquistati nel 2015. Volendo entrare nei dettagli, la spesa mensile media per famiglia è stata di circa 1.400 euro per l’alimentazione e le spese domestiche, di 260 euro per l’abbigliamento, di 120 euro per la sanità e di circa 400 euro per il resto delle spese.

Un calo dovuto ovviamente alla crisi economica, fondamentale nel convincere le famiglie a diminuire i consumi e a risparmiare quanto possibile, approfittando dei momenti più utili dovuti ai saldi e agli sconti. E non è un caso che, sulla scia di quanto accaduto l’anno scorso, anche quest’anno siano stati presi d’assalto i saldi invernali: una spesa che se da un lato può apparire incoraggiante, dall’altro verrà bilanciata da un regime più economico nei mesi a venire. Non si tratta, però, di una soluzione adeguata ai bisogni delle famiglie: il 29% degli italiani ha infatti dichiarato di non essere riuscito nel 2015 a soddisfare i bisogni reali. In tutto questo, molto dipende ovviamente dal budget e dagli stipendi di ogni singola famiglia: chi naviga intorno ai 1.500 euro mensili fatica molto a rientrare nelle spese, anche risparmiando, mentre invece chi si trova fra i 2.000 ed i 2.500 riesce tutto sommato a soddisfare i propri bisogni anche con la crisi.

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