Milazzo, arrestato l’autore del furto di smartphone e tablet in un centro commerciale

I Carabinieri del Radiomobile di Milazzo, agli ordini del Maresciallo Aiutante Rocco Fleres nella giornata di ieri hanno arrestato quello che si ritiene essere l’autore del furto avvenuto la notte del 14 marzo, ai danni del negozio di rivendita di telefonia, elettronica ed elettrodomestici “Trony Papino”, sito in contrada Faraone all’interno del “Centro Commerciale Milazzo”.

I Carabinieri hanno arrestato MARIAN VOICU ROBERT, rumeno 25enne, residente a Messina, già noto alle Forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Barcellona P.G., Dott. Salvatore Pugliese, su proposta della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto diretta dal Procuratore Dott. Emanuele Crescenti e del titolare dell’indagine Sostituto Procuratore Dott. Matteo De Micheli, che concordavano pienamente con le risultanze investigative dei militari.

La notte tra il 13 e il 14 marzo intorno alle 02.30 VOICU, come ripreso dalle telecamere, dopo aver forzato una porta anti incendio, si introdusse all’interno del negozio di elettronica e in pochi minuti, con estrema destrezza, asportò quasi un centinaio tra smartphone e tablet di ultima generazione.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milazzo, subito dopo aver eseguito un accurato sopralluogo sulla scena del crimine e aver acquisito e visionato tutti i filmati di videosorveglianza, già nell’immediatezza, avevano cominciato una serrata attività investigativa per individuare i responsabili e trovare la refurtiva. Così, in data 15 marzo, a poco più di 24 ore dal furto, avevano già rinvenuto e recuperato in due abitazioni, una a Milazzo in Via Tukory e l’altra a Messina nel Rione Mangialupi, l’intera refurtiva.

Solo la celerità e la prontezza dei Carabinieri aveva permesso di rinvenire e recuperare quasi 100 smartphone e tablet rubati ai danni del negozio “Trony Papino”. Dispositivi che erano già stati “impacchettati” in meticolosi imballaggi per essere spediti, il giorno dopo, in Romania, dove sarebbero stati “smerciati” illegalmente.

VOICU, ritenuto responsabile di furto aggravato, veniva arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare e veniva tradotto al carcere di Messina Gazzi  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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