Elettrodotto Terna, riprende il processo

Riprenderà domattina alle 12, davanti al tribunale di Messina ( presiede Silvana Grasso) il processo a carico di Terna. Udienza che aggiornata il 23 febbraio scorso per la mancata notifica all’avvocato Giulia Bongiorno, che è stata cooptata nella difesa di uno dei quattro imputati, ovvero Roberto Cirrincione.

Come è noto, va avanti da anni, ormai, il braccio di ferro fra ambientalisti e Terna sull’elettrodotto in corso di realizzazione tra Calabria e Sicilia, una grande opera contestata dagli ambientalisti e dai comitati locali spontanei, sorti nell’area della piana di Milazzo, tra Pace del Mela, Serro, San Filippo del Mela e San Pier Niceto, in una zona dichiarata ad alto rischio ambientale poiché già sopporta gli effetti della presenza di una raffineria e di una centrale termoelettrica Edipower che sembra destinata ad essere trasformata in termovalorizzatore.

Il procedimento è relativo alla realizzazione nel territorio di Saponara, del Pilone n. 40 dell’ Elettrodotto Terna Sorgente-Rizziconi.

A causa del rinvio dell’ udienza, l’Associazione M.A.N onlus, autrice dell’esposto che aveva avviato il procedimento, aveva  dovuto rinviare la propria costituzione di Parte Civile, costituzione alla quale si procederà durante la prossima udienza, così come sembra avverrà anche per l’Associazione “Cittadini Villafranca Tirrena”, associazione che dal 2010 sostiene le popolazioni che non vogliono la realizzazione dell’elettrodotto.

“Con la citazione in giudizio – affermano le “mamme per la vita” di Saponara – è contestata la violazione delle norme di salvaguardia del Piano Paesaggistico dell’ambito 9, per avere realizzato in area sottoposta alla massima tutela, il pilone 40, la cui autorizzazione, rilasciata anni prima, aveva perso efficacia con la pubblicazione del piano perché l’intervento era in contrasto con lo stesso.”

“Il Piano Paesaggistico dell’ambito 9, anche se ancora in regime di salvaguardia – sostengono le “Mamme per la vita” – ha oggi un ruolo molto forte nella lotta contro l’inceneritore previsto a San Filippo del Mela da Edipower perché è alla base del diniego pronunziato dalla stessa Soprintendenza, sul progetto della società Edipower/A2A. Ed è proprio per l’importanza che ricopre questo Piano di tutela che dobbiamo e vogliamo incitare tutte le Istituzioni e le Autorità competenti a sostenerlo e a farlo approvare definitivamente dalla Regione Siciliana”.

Il processo i riguarda le violazioni commesse in relazione alla costruzione in contrada Serro Tondo di Saponara del pilone n. 40, sequestrato a Febbraio 2015 dal GIP del Tribunale di Messina e dissequestrato dal P.M. Liliana Todaro nel Luglio del 2015,  “per sopravvenuta cessazione delle esigenze cautelari” e nonostante la conferma del sequestro da parte del tribunale del riesame.

Ed è tornato d’attualità anche il  pilone 45 in territorio di Villafranca Tirrena, che  è stato posto sotto sequestro dalla Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato, su decreto del Giudice per le Indagini Preliminari, il 13 gennaio scorso. A questi, erano state segnalate, dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, alcune anomalie in contrasto con  il Piano per l’Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana. (@G.P)

 

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