Acr Messina: il gruppo Barbera vuole stringere i tempi. La palla passa a Stracuzzi

Il gruppo Barbera fa sul serio, vuole il Messina e in tempi strettissimi: il termine ultimo per il closing dell’operazione, nella tabella di marcia stilata dalla cordata di imprenditori capeggiata dall’industriale del caffè, è previsto per il 31 maggio prossimo. Lo si ricava direttamente dalla manifestazione d’interesse inoltrata all’odierna proprietà dall’Acr tramite l’avvocato Bonaventura ‘Bonny’ Candido.

Barbera & co. sono pronti a versare nelle casse della società 1 milione e 200mila euro mediante un aumento riservato. A fronte di tale ricapitalizzazione, i potenziali acquirenti rileverebbero la maggioranza delle quote (il 75%), mentre a Stracuzzi e compagnia resterebbe il 25%. Ma quanti sono gli imprenditori (tutti con “esperienze lusinghiere alle spalle nella gestione e/o sponsorizzazione di società sportive”) interessati ad investire nel calcio cittadino? Apparentemente sei, dal momento che si parla di sei quote, ciascuna del 12,5 %, con altre due quote che rimarrebbero a capo dei soci attuali. Ma con la precisazione che, eventualmente, il gruppo subentrante potrebbe arrivare anche all’87,5% se i proprietari di oggi non se la sentissero di accollarsi il 25%. Già, perché per restare in corsa a queste condizioni, la compagine capeggiata da Stracuzzi dovrebbe sottoscrivere il residuo 25% dell’aumento di capitale: in soldoni dovrebbe impegnarsi per ulteriori 400mila euro, potendo però utilizzare a compensazione di tale cifra gli importi già eventualmente versati (entro il 30 aprile del 2016) dai soci a titolo di prestito infruttifero.

Tempi strettissimi dicevamo, perché nella manifestazione ufficiale d’interesse presentata dal gruppo Barbera sono indicati altri step particolarmente rigidi, vediamo quali.

Entro oggi, 4 maggio, dovrebbe arrivare la sottoscrizione della manifestazione d’interesse da parte dei componenti del Consiglio d’amministrazione e dell’organo di controllo: il che conferirebbe un’esclusiva di trattativa alla cordata per il periodo indicato.

Entro l’11 maggio andrebbe consegnata tutta la documentazione per effettuare la Due Diligence, ossia l’analisi dei conti da parte dei dottori commercialisti incaricati, Antonio Morgante e Michele Veninata.

Entro il 18 maggio i predetti commercialisti dovrebbero terminare la Due Diligence.

Tra il 23 e il 25 maggio le due parti dovrebbero – rispettivamente – strutturare, presentare ed accettare la cessione di quote, per poi arrivare – come detto nell’incipit – al closing entro il 31 maggio.

Il tutto è condizionato al positivo esito della Due Diligence e al fatto che l’indebitamento della società non sia superiore ad 1 milione di euro. L’attuale proprietà dell’Acr Messina dovrebbe dunque mettere a disposizione dei professionisti incaricati sia il bilancio relativo all’esercizio 2015 che quello di previsione al 30 giugno prossimo.

Logicamente, la cordata di imprenditori non vuole sorprese, a questo punto non resta che attendere una presa di posizione ufficiale al riguardo da parte di Stracuzzi, dal momento che il 29 aprile scorso sul sito dell’Acr veniva comunicato che “il presidente parlerà di tale argomento solo quando ci saranno elementi ufficiali o nel momento in cui il consiglio di amministrazione presieduto riceva una eventuale manifestazione di interesse”.

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