Pino Maniaci shock, inchiodato dalle intercettazioni: divieto di dimora in due province

Un inedito Pino Maniaci è quello che emerge dalle intercettazioni che hanno svelato che non era minacciato dai boss, ma dal marito della sua amante, che gli avrebbe bruciato l’auto e impiccato i cani.

Le intercettazioni disposte dalla procura di Palermo e riportata da Repubblica che nei giorni scorsi aveva anticipato l’inchiesta, non ammettono dubbi: il direttore di TeleJato era ben consapevole che la mafia nulla aveva a che fare con gli atti intimidatori, anche se ai giornali e alle Tv si dichiarava nel mirino di cosa nostra. Tanto che il 4 dicembre dell’anno scorso, gli telefonò persino il presidente del Consiglio per esprimere solidarietà. E qualche minuto dopo, come riportato da Repubblica, lui si vantava al telefono, con un’amica: “Ora tutti, tutti in fibrillazione sono, pensa che mi ha telefonato quello stronzo di Renzi”.

Secondo quanto emerso nel corso delle intercettazioni, Maniaci si vantava con l’amante di essere “potente”, rassicurandola che le avrebbe trovato un lavoro perchè tutti avevano paura di essere attaccati da lui in televisione, quindi avrebbero fatto di tutto pur di evitare la gogna di Telejato.

Per il giornalista adesso è scattato il divieto di dimora nelle province di Palermo e Trapani nel corso dell’operazione Kelevra che ha portato all’arresto di 9 persone tra Partinico e Borgetto. L’accusa è di estorsione nei confronti di due sindaci, dai quali avrebbe preteso soldi e lavori per “ammorbidire” i suoi servizi in televisione. Il provvedimento gli è stato notificato questa mattina dai carabinieri.

 

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