2 giugno a Messina: la prima festa della Repubblica senza Mimmo Trapani

Da 70 anni non mancava ad una festa della Repubblica, lui che quella Repubblica l’ha vista nascere, lottando contro la dittatura nazi-fascista, scegliendo a ventanni che la Resistenza sarebbe stata l’unica via.

Quest’anno in Piazza Unione Europea manca Mimmo Trapani: l’ultimo partigiano ancora in vita di Messina, per parecchi anni presidente dell’ANPI cittadino, 93 anni, socialista. La morte beffarda ha scelto il 1 giugno, quasi a voler ricordare a tutti il valore di una vita spesa per questa Repubblica, di cui il 2 giugno festeggiamo la nascita con il referendum costituzionale.

Amico di Sandro Pertini, da militare di leva aderì ad una formazione partigiana e fu per questo catturato e torturato. Nel 1944, sfuggito ai nazifascisti, si nascose per quasi un mese in una casa di Milano che apparteneva ad un altro partigiano socialista messinese, l’’avvocato Vittorio Craxi, padre di Bettino.

Lo ricorda così Antonio Matasso, presidente della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”: «Il compagno Trapani è stato un punto di riferimento per i socialisti durante la diaspora di questi ultimi anni, sempre presente alle iniziative del partito anche nei momenti più bui. Voglio ricordarlo come una figura dalla coerenza adamantina, che concordava con noi giovani compagni su come la lotta alla mafia dei pascoli e del latifondo abbia rappresentato la continuazione in Sicilia di quella Resistenza in cui egli aveva militato nel Nord Italia. La comunità socialista messinese celebrerà nel suo nome la festa della Repubblica».

Anche il giornalista Giuseppe Loteta lo ricorda: «Apprendo con dolore la morte di Mimmo Trapani. Era un mio caro amico, un compagno di antica data. Voglio associare il suo ricordo alla celebrazione del 2 giugno. Non ci sarebbe la Repubblica senza l’apporto di Mimmo e degli uomini che, come lui, sfidarono in armi la barbarie nazi-fascista».

Una personalità gioviale quella di Mimmo Trapani, che oltre a distinguersi per l’’impegno politico,verrà ricordato anche per la sua bravura come cuoco pasticciere, annoverando tra i suoi allievi molti maestri dolcieri della provincia di Messina.

Mimmo ciao ciao ciao.(@Pal.Ma)

 

 

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