Ricoveri sospesi al Piemonte: mancano i medici. Germanà (Ap-Ncd) interroga Guicciardi

Sospesi da questa mattina i ricoveri di Osservazione Breve al Pronto Soccorso dell’ex presidio Piemonte non possono più essere effettuati, come stabilito dall’ordine di servizio firmato dal direttore generale dell’Azienda Papardo, Michele Vullo, per favorire il turn over estivo del personale nei reparti collegati.

Il manager ha deciso di indirizzare questa disposizione ai ricoveri alle unità interessate quali Chirurgia, Ortopedia e Medicina in cui verrà ridotto il numero dei posti letto.

Saranno garantiti i ricoveri in altri reparti del presidio o in altre strutture ospedaliere con un un semplice transito dal Pronto Soccorso, dove fino a ieri si poteva restare da pazienti anche 24 ore.

“Tale decisione depotenzia le funzioni del Pronto soccorso e arreca inevitabili disagi alla cittadinanza”, protestano Pippo Calapai e Mario Macrì (UilFpl) e Pietro Pata (Anaao-Assomed) che hanno  indirizzato una nota  al prefetto, al sindaco, all’assessore regionale alla Salute e per conoscenza allo stesso dg del Papardo, contestando la sospensione dei ricoveri.

A seguito delle disposizioni emanate dal Dg Vullo, l’onorevole Germanà ha presentato un’interrogazione all’assessore Baldo Gucciardi bollando lo stop come “Una decisione arbitraria che non trova, tra l’altro, motivazione alcuna sia in termini organizzativi che di sicurezza dei messinesi”.

“Per questo ho chiesto un immediato intervento dell’Assessore Baldo Gucciardi, al fine di sospendere con effetto immediato il provvedimento – ha dichiarato il deputato – Ho subito presentato un’interrogazione all’Ars rivolta all’assessore alla salute, perché trovo molto grave e inutile quanto disposto dal dottore Vullo, il quale, ha assunto unilateralmente una decisione destinata a comportare esclusivamente disagi e disservizi alla cittadinanza. Inoltre Non si può tralasciare il fatto”, prosegue il parlamentare regionale, “che questa aula ha normato il passaggio di consegne alla Dirigenza dell’IRCCS Bonino Pulejo che non è stato chiamato in causa nell’assunzione di tale decisione. Allo stesso tempo risulta che neanche le parti sociali siano state interpellate a tal riguardo”, conclude Germanà.

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it