D’Alia tra divergenze interne all’Udc e il “nemico” 5 Stelle

Maretta in casa Udc? Dopo l’incontro tra il segretario nazionale, Cesa, il commissario De Poli, i vertici siciliani e il gruppo scudocrociato all’Ars, le parole del Presidente D’Alia appaiono abbastanza curiose. “Sinceramente non capisco perché Cesa sia venuto a Palermo, così come non comprendo le ragioni del commissariamento”, avrebbe affermato, stando a quanto riportato da LiveSicilia.

“Mi sembrava ci fosse una divergenza politica. Avevo capito che Cesa in Sicilia avesse voluto un accordo con Forza Italia e con il centro destra”. Un centro destra sul cui futuro (e anche il presente) sembrano non mancare le divergenze interne.

“Il centrodestra in Sicilia, per come è messo e per quello che sta facendo Gianfranco Miccichè, è surreale, patetico e in stato di irreversibile coma. L’idea di mettere insieme i cocci di un vaso che lui stesso ha frantumato pensando di vincere le elezioni con lo stesso personale politico di 17-18 anni fa è il miglior argomento per far vincere i grillini al prossimo appuntamento elettorale”, scrive sul suo profilo pubblico il deputato messinese.

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