Rifiuti. Crocetta trema: aspiranti successori al trono gridano al commissariamento

Sembra uno scontro tra il re che non si capacita di essere prossimo a lasciare il trono al quale è legato in modo morboso e l’aspirante suo successore che già pregusta il piacere di nuovi poteri. Crocetta e Faraone: il sire del cambiamento rivoluzionario e il viceré del premier. ““Siamo pronti a commissariare la Regione”, ha affermato il sottosegretario all’istruzione. Casus belli è la questione rifiuti, decisamente sfuggita di mano a chi proprio tra le mani dovrebbe tenere strette le redini di un’ Isola attualmente in piena emergenza Una tragedia non solo annunciata ma assolutamente evitabile se solo si fosse operato davvero il cambio di rotta annunciato rispetto al passato.

Non si tratta però di un attrito violento destinato a creare incidenti diplomatici quello tra questi due personaggi di prim’ordine e subito il parlamentare dell’Ars chiarisce che “Un eventuale commissariamento del settore rifiuti in Sicilia avrà tempi brevissimi”. Sono le incognite a determinarne l’eventuale durata: “Tutto dipenderà dalle misure che riusciranno ad applicare enti locali e Regione e se riusciranno ad osservare il cronoprogramma stabilito”. Un cronoprogramma nei confronti del quale è difficile mostrarsi possibilisti guardando alla mancata osservanza di tempi e modi scanditi dall’aut aut che il Governatore aveva già ricevuto da Roma (per quanto avesse smentito si trattasse di diktat).

Niente tempo da perdere con i contrasti palermitani tra i due reggenti: se tra Orlando e Crocetta non si trova una quadra, Faraone fa sapere che è relativo ai fini del raggiungimento dell’obiettivo. E questo vale per tutti gli amministratori degli enti locali: per cui se qualcuno non si dimostrasse all’altezza dei compiti, Crocetta disse in tempi recenti di essere pronto a commissariali. Adesso però è lui a subire la stessa “minaccia”.

Un obiettivo al quale quindi si arriverà volenti o nolenti con l’intervento di Palazzo Chigi se i rappresentanti eletti non si dimostreranno “ in grado”. Ma ad ogni nuova possibilità si aprono nuove questioni: ammettiamo pure che l’emergenza trovasse in un commissario la sua soluzione. Chi sarebbe questi? Stando alle indiscrezioni, nella mente di Faraone ci sarebbero già dei nomi, di quelli che al buon Renzi sono graditi, ovviamente; da par suo però il Presidente non intende certo accontentarsi di un ruolo secondario.

Intanto è l’assessore Vania Contraffatto ad attirare su di sé le negatività delle forze politiche dell’Aula di Palazzo dei Normanni. Da una parte del centrodestra si è levata la richiesta di dimissioni del membro dell’esecutivo. Ma non si lascia accusare in silenzio Crocetta che, a quanto pare, avrebbe mal tollerato le uscite di chi ha parlato di commissariamenti. E mentre si punzecchiano i politici chiacchieroni, sulla testa di un capo ancora vivo e vegeto -grazie principalmente al supporto dei loro partiti- i due pretendenti Faraone e D’Alia (vedi articolo) non si lasciano sfuggire l’occasione per indignarsi, schifarsi, attaccare quello stesso Esecutivo che tengono saldo al posto di comando grazie al sostegno che gli forniscono.

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