Mutui fantasma a Brolo, processo a febbraio e prima condanna

Sono stati tutti rinviati a giudizio i 22 imputati coinvolti nell’inchiesta “Appalti e mutui fantasma” di Brolo.  il Gup del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò ha rinviato a giudizio  i 22  indagati fissando l’inizio del processo per il 24 febbraio 2017.  E con il rito abbreviato, ha condannato, con l’accusa di peculato, a 3 anni e 4 mesi di reclusione, la ex economa del comune tirrenico, Francesca Mondello, condannata anche al pagamento delle spese, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, l’estinzione del rapporto di lavoro ed al pagamento di una provvisionale di 30.000 euro nei confronti del comune e alla confisca per 12.000 euro.
Sono costituiti parte civile al dibattimento il Comune di Brolo, rappresentato dall’avvocato Giuseppe Mancuso e presente con il sindaco Irene Ricciardello, il vice sindaco Gaetano Scaffidi Lallaro ed il presidente del consiglio comunale Giuseppe Miraglia.

Quindi Giovanni Scaffidi, un  privato, che si è dichiarato creditore del comune; un comitato per la difesa dei diritti civili, costituito da esponenti del gruppo di opposizione all’epoca dei fatti; una associazione onlus con sede a Roma, che si occupa della difesa di diritti civili. La vicenda Mutui a Brolo è dell’agosto di due anni e portò all’emissioni di dieci ” cautelari”, di cui solo una in carcere. Mutui per diversi milioni di euro ottenuti con delibere farlocche.

Ma c’è soprattutto il peculato. Per quasi 2,3 milioni di euro. Moltissimi finiti nei conti della famiglia dell’ex ragioniere capo Carmelo Arasi. Ci sono 5 imputati di reati associativi, tra cui l’ex sindaco Salvo Messina. (@G.Pensavalli)

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