Rodì Milici: minacce all’ambientalista Carmelo Ceraolo

Carmelo Ceraolo, Presidente del circolo di Legambiente del Longano, non è persona gradita nel paese di Rodì Milici, dove ha sempre manifestato interesse per la  salvaguardia e valorizzazione dei beni naturalistici e storici. Giorni fa è stato avvicinato da tre persone che gli hanno intimato di andare via dal paese ma se non fossero intervenuti un paio di uomini di buona volontà, chissà come sare andata a fini

Il curriculum di Ceraolo racconta della sua vita da insegnante alle  Elementaridi Rodì Milici,proponendo  una serie d’iniziative volte all’educazione ambientale degli alunni . Inoltre, ha in questi anni favorito la diffusione della conoscenza dei resti archeologici situati sui monti che circondano il paese, organizzando escursioni, visite guidate, realizzando cartelloni informativi, scattando fotografie a testimonianza della ricca storia che riguarda gli abitanti del territorio. Ceraolo, d’intesa con la precedente amministrazione comunale, stava avviando un progetto di rivalutazione del territorio, includendo in esso la Cupola Rosata, gioiello architettonico del 1500 che insiste sul torrente Patrì, testimonianza storica di un antico passato. Il sito in realtà era stato elemento d’interesse sin da prima che intervenisse il Presidente di Legambiente; esistevano già dei progetti di rivalutazione sulla Cupola Rosata, ma di fatto non erano stati concretizzati . Ceraolo non è rodiese di nascita, è un ambientalista e un ricercatore, amante delle tradizioni popolari e dell’archeologia.

Ultimamente Ceraolo aveva denunciato la presenza di discariche abusive nel torrente Patrì, nel tratto che attraversa il Comune di Rodì Milici, nelle aree attorno alla Cupola Rosata; poi, sono iniziati gli avvertimenti, prima qualche screzio verbale, poi il danneggiamento dell’area archeologica, infine il macabro ritrovamento di un gatto impiccato a un filo elettrico davanti all’ingresso della zona archeologica.

Ceraolo ha sporto denuncia presso la Procura della Repubblica di Barcellona e  le indagini sono assegnate  al sostituto procuratore Matteo De Micheli che ha ricevuto la delega dal  procuratore capo  Emanuele Crescenti.

@GianfrancoPensavalli

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it