Calcio: la fidejussione farlocca del Messina

Piove sul bagnato sul Messina, soprattutto fuori dal campo. Stavolta il problema – peraltro già noto- è la fidejussione assicurativa da 350.000 euro che ha permesso l’iscrizione al torneo.

Secondo quanto emerge da un’ampia inchiesta realizzata da L’Espresso, la Gable Holdings verserebbe in condizioni economiche finanziare quantomeno difficili. La notizia, di per sé, non avrebbe particolare rilevanza se non fosse che questa società, con sede legale in Lichtenstein e con base nelle Isole Caymanavrebbe emesso fideiussioni a numerosi club italiani, per lo più di Lega Pro, compreso il Messina, per permettere loro di iscriversi al campionato.

Nello specifico, si tratterebbe di 20 club di Lega Pro (tra cui anche Modena e Venezia), ciascuno dei quali avrebbe ricevuto una fideiussione di 350 mila euro, la cifra richiesta dalla Federazione per iscriversi al campionato. Ad aver usufruito delle garanzie della Gable, però, ci sarebbero anche club di categoria superiore come il Bari e la Sampdoria; in particolare, il club di Massimo Ferrero, avrebbe ottenuto una garanzia sui debiti derivanti dal calciomercato (circa 12 milioni di euro).

Ma cosa sta accadendo alla Gable? Le recenti notizie sono tutt’altre che rosee: al 12 settembre scorso risale l’annuncio di voler abbandonare la Borsa inglese, con successiva svalutazione del titolo (sceso da 24 a 2 sterline per azione). Inoltre, il bilancio dello scorso anno ha fatto registrare un passivo di 25 milioni di sterline (circa 30 milioni di euro), riducendo il capitale sociale a 3 milioni e mezzo di euro. Per questo la Gable starebbe ora ricercando nuovi investitori.

Di certo non una buona notizia per il calcio italiano, ed in particolare la Lega Pro, che ogni estate si trova a fare in conti con il fallimento di numerose società che non riescono ad ottemperare gli impegni economici necessari. “Casi” come quello della Gable si devono anche ad una sentenza dell’Antitrust datata 2015 che permette non solo alle banche (come deliberato precedentemente dalla FIGC) ma anche ad altri istituti di fare da garante per le società di calcio. Almeno per ora, nulla sembra compromesso ma il rischio di un’altra estate rovente è dietro l’angolo.

Da notare che il Messina è pure alle prese con un giudice che deve decidere su chi sia il vero proprietario: Pietro Lo Monaco, che pretende 520.000 euro come da contratto di cessione o Stracuzzi e i suoi soci. (@G.Pensavalli)

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