Incidente M/T Sansovino, UGL chiede adeguamento sulle norme di sicurezza

Sulla morte dei tre marittimi sulla M/N Sansovino, arriva anche il cordoglio dell’Ugl Mare, con un comunicato diramato dalla Segreteria Nazionale.

“In Italia non mancano le regole sulla sicurezza sul lavoro, il problema è la loro doverosa applicazione” – esordisce il segretario generale Pasquale Mennella – “I tre colleghi che hanno perso la vita martedì scorso erano sicuramente formati e specializzati per quel tipo di lavoro ed è questa la cosa che più mi spaventa : com’è possibile che sia accaduto un incidente del genere?”

Mennella specifica, nel suo messaggio, che, benchè non spetti a lui indagare sulle reali cause di questa sciagura, il sindacato non può certo restare in silenzio. “L’Ugl Mare chiede un immediato intervento legislativo di adeguamento delle norme che disciplinano la sicurezza nei porti e sulle navi” prosegue il sindacalista, che incalza “non è assolutamente accettabile morire sul lavoro in questo modo, mai come ora è necessario un maggiore coinvolgimento dei marittimi nella pianificazione dei vari lavori che vengono effettuati nonchè migliore formazione e controlli degli organi competenti. Il lavoro è un diritto e deve restare tale, non può essere visto come un ostacolo alla vita”.

“Esprimiamo solidarietà alle famiglie dei tre operai che hanno tragicamente perso la vita, mentre stavano eseguendo i lavori di pulizia nei serbatoi del carburante della nave cisterna Sansovino, ormeggiata al molo Norimberga del porto di Messina”  dichiarano il responsabile dell’Ugl di Messina, Giuseppe Mascolo (foto in alto) e il segretario provinciale dell’Ugl Mari e Porti, Giuseppe Tesoriero. “Siamo fiduciosi che la magistratura  potrà fare chiarezza sull’accaduto, anche se è evidente che questa tragica vicenda è un’ulteriore conferma della necessità di incrementare e vigilare in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro, evitando che analoghe situazioni posano ripetersi”.

Poche parole, pregne di significato e sentimento, quelle  di Giacomo Nicocia, Ugl Mare: “Cordoglio, rabbia, pianto e dolore. Morire sul lavoro è un dramma inaccettabile. Questa tragedia possa interrogare le coscienze e mobilitare tutti perché se ne impediscano altre. Il nostro pensiero va ai nostri compagni ormai persi e a tutte le vittime di quest’assurda tragedia”.

 

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