Incidente M/Sansovino: Duomo gremito per l’ufficiale Micalizzi, i colleghi devolvono la diaria ai parenti delle vittime (fotogallery)

Funerali in Duomo nel pomeriggio per Christian Micalizzi, una delle tre vittime della nave Sansovino. Presenti i vertici e il management di Caronte&Tourist, ovvero i Franza, Nino Famiani, Tiziano Minuti. Con il gonfalone di Messina, il sindaco Accorinti, gli assessori Pino e Santisi, l’onorevole Garofalo. E tra gli uomini in divisa spiccava l’Ammiraglio di Divisione Nunzio Martello, messinese di Sant’Agata, direttore Marittimo della Sicilia Orientale.

Funerali Micalizzi 5Ci si aspettava molto di più dall’omelia di Giuseppe La Speme (ha concelebrato con don Tonino Schifilliti e il diacono Lillo Frassica): sì, in questi momenti sarebbe meglio tacere ma non basta un riferimento alla sorella di Lazzaro e a un “se Dio fosse stato qui Christian non sarebbe morto”, inteso come richiamo fideistico. Ci sono una vedova e due bimbi di sei mesi e 4 anni che non si possono accontentare di sentir parlare di morte ingiusta e di cammini zoppicanti. E ha fatto ancor più il ricordo del sindacalista Uil Agostino Falanga con il suo ” Non è il momento delle polemiche…”.

Non sono riportabili alcuni commenti di lavoratori che che si dichiarano vittime del superlavoro. Ai ricordi della parente ecco quello del professor Raffa dell’Istituto Nautico, scuola di formazione per Christian. E come simbolo di presenza anche l’Associazione Stella Maris di Milazzo, che fa meritoria assistenza a tutti i marinai. E non solo nei porti. Lieve malore per Luana, la vedova di Christian al momento dell’ultimo saluto. La presenza di un carro funebre della riviera jonica fa ipotizzare una sepoltura non messinese.

Funerali Micalizzi 2Intanto i dipendenti della compagnia di navigazione Caronte&Tourist Compagnia delle Isole Minori, proprietaria della nave Sansovino hanno devoluto una giornata del proprio lavoro alle famiglie dei marittimi morti martedì scorso a Messina: Gaetano D’Ambra, Christian Micalizzi e Santo Parisi.
“La compagnia ha accolto la nostra richiesta”, ha spiegato Ottavio Alaimo che lavora sulla nave che collega Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle. “Ho saputo – aggiunge Alaimo – che stanno aderendo alla nostra iniziativa anche persone che fanno parte di altre società di navigazione e del personale della sicurezza. Il nostro settore è come una grande famiglia, ci conosciamo tutti e quando succede una cosa del genere la solidarietà è totale. Sono certo che a breve saremo nelle condizioni di potere offrire alle famiglie dei nostri amati colleghi altri aiuti tangibili e rimarremo sempre loro vicini, a tutti i livelli”. (@Gianfranco Pensavalli – foto @Lillo Lo Cascio)

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