David dai domiciliari scrive al Prefetto: “mi dimetto da consigliere comunale”

Ci ha pensato otto mesi Paolo David, attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione Matassa, e sospeso dalle funzioni di consigliere comunale, per rassegnare le dimissioni da Palazzo Zanca. Lo ha fatto in una lettera inviata al prefetto di Messina Francesca Ferrandino e al presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile.

Dallo scorso maggio, all’ex consigliere comunale di Forza Italia (ex capogruppo Pd) coinvolto nella maxioperazione sulla corruzione elettorale,  era subentrato il consigliere Gaetano Gennaro, secondo dei non eletti Pd e già consigliere comunale durante la legislatura Buzzanca.

Ecco la lettera di dimissioni:

Non nascondo di avere attentamente valutato l’opportunità di rassegnare le mie dimissioni da consigliere comunale della città di Messina, ma ho ritenuto che gli sviluppi dell’indagine che mi vede coinvolto, impongano una scelta che sia coerente con i miei valori, ed in linea con lo spirito di servizio, con il quale ho sempre esercitato il mandato politico affidatomi dai miei concittadini. Da oltre un ventennio e quotidianamente ho messo al servizio dei cittadini il mio impegno civico, perseguendo il bene della collettività, e cercando di migliorare le condizioni di una città che come tante altre realtà locali soffrono le difficoltà, determinate da congiunture economiche non certo ristrette alla sola città di Messina. 

Il rispetto dei valori, che hanno improntato quotidianamente la mia condotta, esige però che io, in questo particolare momento, concentri il mio impegno ed i miei sforzi allo scopo di far emergere ed affermare nelle aule giudiziarie, la mia assoluta estraneità ai fatti contestati. 

Vi comunico pertanto le mie dimissioni da consigliere comunale della città di Messina. 

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