Università del sud “bocciate” dal Sole24ore: insorge la Sinalp siciliana

L’annuale classifica del sole24ore che ha relegato alle ultime posizioni le università del sud, e in particolare le siciliane, è diventata oggetto di critiche e analisi postpubblicazione.

A insorgere tacciandola di essere una “classifica ingannevole” che “può essere considerata come una turbativa d’asta a danno delle Università del Sud e della Sicilia in particolare” è la Segreteria Regionale SINALP SICILIA, che in un documento offre spunti di interpretazione dei dati rilevati.

“La classifica nasce dall’analisi di 12 indicatori attraverso i quali si misurano la capacità delle università di offrire una buona didattica, ma in realtà i parametri sono l’attrattiva di studenti di altre regioni, il numero delle borse di studio erogate, la capacità di attrarre fondi esterni per la ricerca e contatti con il mondo del lavoro; tutti parametri che niente o poco hanno a che fare con la didattica e la capacità di formare. Gli indicatori purtroppo sono parametrati per dare il massimo vantaggio alle Università del Nord svantaggiando invece quelle del Sud e della Sicilia in particolare. Uno degli indicatori più importanti, secondo il Sole 24 Ore, è la capacità di attrattiva dell’Universita di studenti di altre regioni. Già solo questo parametro dimostra in pieno la malafede della graduatoria in questione.

L’università di Verona – continua la nota –  è facilmente raggiungibile da studenti lombardi, veneti trentini o emiliani; ma quale studente di altre regioni si iscrive mai ad una Università della Sicilia? A maggior chiarimento guarda caso solo l’Univesità di Messina, in Sicilia, occupa un posto diciamo di centroclassifica proprio perchè è confinante con la Calabria e quindi facilmente studenti calabresi si iscrivono a Messina. Anche il parametro della “Capacità di attrarre fondi esterni” all’Università è un parametro “nordista”.

Tutte le maggiori imprese nazionali ed internazionali hanno sede nel nord’Italia quindi è molto più probabile che finanzino atenei nordisti e non gli atenei della Sicilia. Altro parametro che non ha niente a che vedere con la didattica e la preparazione degli allievi è quello della percentuale di occupati entro il primo anno dopo la laurea, anche in questo caso chiaramente i ragazzi del nord sono più avvantaggiati visto l’alto numero di aziende concentrate nel nord’italia. Denunciamo questa graduatoria fuorviante sulla vera capacità di formare e preparare la classe dirigente del futuro. Denunciamo il continuo tentativo di denigrare il sud e la Sicilia con l’uso fraudolento di graduatorie costruite ad hoc per evidenziare le mirabolanti capacità del nord”.

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