Telecamere per eludere i controlli, arrestato messinese ai domiciliari per l’operazione Matassa

Lo hanno arrestato ieri pomeriggio, intorno alle 18.00, per il reato di evasione. I poliziotti delle Volanti lo hanno sorpreso in un garage intento a foderare un sedile per motociclo. Carmelo Bombaci, messinese, 35 anni, era sottoposto al regime degli arresti domiciliari dal maggio scorso, quando fu arrestato insieme ad altre 34 persone, tra cui 26 raggiunte da ordine di custodia cautelare in carcere e 8 sottoposte agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’operazione Matassa, vasta operazione di polizia, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina.

Allora le indagini fecero luce sul legame tra consorterie mafiose messinesi di spicco ed una parte del mondo politico e si concentrarono su un’evidente realtà criminale dedita a estorsioni in danno di commercianti e imprenditori ma anche, come nella fattispecie del Bombaci, a furti  di ingenti somme di denaro sottratte ai titolari di sale da gioco. Nelle sale da gioco erano infatti installate slot machine da cui veniva trafugato il denaro utilizzando chiavi adulterine. Altro reato emerso era quello di ricettazione di telai e pezzi di ricambio di autovetture.

Il sopralluogo effettuato ieri dai poliziotti delle Volanti a seguito dell’arresto in flagranza del Bombaci ha rivelato un accurato sistema di videosorveglianza che l’uomo aveva allestito nel box e lungo il percorso che collegava il suddetto garage al suo appartamento, attraverso scale interne e un terrazzo condominiale.  In caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine, l’uomo poteva muoversi indisturbato e rientrare in casa senza passare dalla pubblica via. Le telecamere erano posizionate lungo il percorso alternativo, nel garage in cui è stato sorpreso e ovviamente al portone principale. Tutte collegate a un hard disk della camera da letto con relativo monitor e al telefonino personale, attraverso cui l’arrestato aveva sotto controllo l’intero perimetro.

Il Bombaci ha dichiarato di utilizzare il box, fornito di acqua e luce, per effettuare piccoli lavori di tappezzeria.

Su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Messina, dott.ssa Rosanna Casabona, l’uomo sarà giudicato stamani con rito direttissimo.

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