La Giunta chiede una “tregua” al consiglio comunale: “non consegniamo la città ad un commissario”

La Giunta Accorinti gioca la carta del dialogo, e in un documento unitario fa appello al Consiglio Comunale, a cui chiede di fatto una “tregua” mettendo sul tappeto tutte le criticità che la sfiducia comporterebbe, compromettendo gli imminenti progetti avviati in questi anni.

Una crisi politica della città a cui l’amministrazione non si sottrae, ma su cui pone una seria riflesione, partendo dalle necessità di “lavorare insieme per Messina e proseguire il percorso di stabilità intrapreso, vigilare sull’arrivo dei finanziamenti ottenuti, definire le importanti transazioni finanziarie a favore del Comune, completare il riassetto dei servizi sociali, salvaguardare l’avvio del Masterplan e del Pon Metro”.

“Le motivazioni contenute nella mozione di sfiducia sono in gran parte superate – sottolineano Accorinti e gli assessori –  e interrompere il cammino degli atti amministrativi in corso può far retrocedere la città, mettendo a rischio il percorso di risanamento così faticosamente costruito in questi anni da Amministrazione e Consiglio e gettando un’ombra molto pesante sugli esiti del piano di riequilibrio a cui con le azioni già consolidate si sta dando, passo dopo passo, concretezza.

È il momento della responsabilità e chiediamo a tutti di partecipare con coscienza e visione per il bene della città. Nei difficili momenti che a volte hanno caratterizzato questa sindacatura, in cui si sono dovute prendere decisioni importanti nell’interesse della collettività, indipendentemente da schieramenti, appartenenze e dall’esito stesso delle votazioni, una parte del Consiglio ha responsabilmente garantito il democratico svolgimento dei lavori.

Lanciamo alla città e all’intero Consiglio una proposta affinché la città possa attivare i finanziamenti, progettare un nuovo sistema di welfare, rafforzare il riequilibrio finanziario, migliorare l’assetto delle partecipate, potersi inserire tra le città che hanno un trasporto pubblico degno di questo nome.

Sospendere oggi l’azione amministrativa equivale a consegnare la Città ad un commissario che, occupandosi dell’ordinaria amministrazione, non potrebbe seguire le molteplici attività in corso (molte di esse cruciali e di breve scadenza), ponendo a serio rischio molte delicate operazioni: dalle importanti transazioni per il riequilibrio finanziario alla gestione della liquidazione di Messinambiente, dalla nascita della nuova società per i rifiuti al delicato avvio della gestione del Masterplan (col conseguente rischio di perdere parte dei fondi).

Il blocco di queste azioni sarebbe gravissimo perché porrebbe a repentaglio, si ripete, il faticoso percorso condotto fino a questo momento per il progresso di Messina. Tra l’altro il commissariamento colpirebbe anche la Città Metropolitana nella fase della sua istituzionalizzazione.

Chi parla di “patti di fine mandato” sa che l’Amministrazione aveva già maturato l’ipotesi (peraltro anche annunciata sabato scorso anche a Piazza dell’Unione Europea) di sottoporre ai cittadini e al Consiglio alcuni punti programmatici forti per il rilancio della Città: avviare gli interventi del Masterplan, definire la programmazione urbanistica, attivare il riassetto dei servizi sociali, concludere l’iter per le importanti opere strategiche attese da oltre trenta anni in città (Porto di Tremestieri, Via Don Blasco, secondo Palagiustizia), attivare gli interventi per l’emergenza abitativa, l’innovazione sociale, l’agenda digitale, governare la transizione a nuova società del servizio di raccolta dei rifiuti, potenziandone efficienza e rendimento della raccolta differenziata, completare la ristrutturazione del servizio di trasporto pubblico, lavorare per il rilancio dell’immagine e dell’impatto turistico della Città.

Il rilancio del ciclo degli investimenti pubblici costituisce il massimo contributo da offrire per la ripresa dell’economia e dell’occupazione. Chiediamo a tutti  – conclude il documento – di collaborare per garantire la costruzione di un orizzonte di sviluppo e rilancio per la città di Messina”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it