Manette a tre estortori che dovranno scontare più di 14 anni

I Carabinieri della Compagnia di Patti hanno eseguito tre ordini di carcerazione  , emessi dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso la Corte D’Appello di Messina,  nei confronti  Saverio Giuseppe Baratta,  46 anni, di Brolo,  Marcello Coletta, 38 anni,di Gioiosa Marea e  Francesco Papa, 40 anni,  di Piraino, tutti e tre pluripregiudicati.

FOTO BARATTA SAVERIOI tre sono stati condannati per aver commesso estorsioni, in concorso tra loro, aggravate dal metodo mafioso, effettuate tra il 2003 e il 2006 nei confronti di alcuni imprenditori dell’area dei Nebrodi.  Sono stati tradotti presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto dove dovranno espiare rispettivamente   5 anni e 6 mesi di reclusione,  5 anni e 4 mesi di reclusione e  3 anni e 6 mesi di reclusione.

FOTO COLETTA MARCELLOColetta è stato rintracciato dai militari dell’Arma presso la propria abitazione, mentre Baratta e Papa, che si trovavano dapprima ricoverati presso il Reparto di Psichiatria dell’Ospedale Barone-Romeo di Patti, sono stati dimessi dall’Ospedale e immediatamente arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Patti.

I provvedimenti eseguiti sono frutto di un’attività investigativa iniziata nel 2005 e condotta da Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Patti e della Stazione di Gioiosa Marea, proseguita fino al 2006 con pedinamenti, intercettazioni ambientali e telefoniche, che ha permesso di accertare come i tre arrestati avessero preso di mira i titolari di due imprese di costruzioni edili di Patti e Brolo.

FOTO PAPA FRANCESCONel corso delle indagini gli inquirenti hanno accertato che Baratta, Coletta e Papa, in concorso tra loro, con violenza e minaccia, avrebbero costretto un imprenditore edile impegnato nell’ambito dei lavori di rifacimento tra Gioiosa Marea e Brolo, a versare circa 2000 euro. Secondo gli investigatori i tre avrebbero anche cercato di intimidire la vittima proclamando la loro presunta appartenenza a un clan mafioso.

Baratta e Coletta erano già coinvolti in alcune operazioni antimafia condotte dai Carabinieri nei confronti di clan tortoriciani nelle operazioni “Romanza” e “Icaro”, in quanto ritenuti organici al gruppo criminale e autori di una serie di reati estorsivi posti in essere ai danni di imprenditori e commercianti operanti nella fascia della Sicilia tirrenica da Patti a Brolo.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it