Arrestato dai Carabinieri, era evaso dai domiciliari undici giorni prima

E’ finita verso le 19.00 di lunedì 24 aprile 2017 la latitanza di Luciano SCIPILLITI, messinese cl. 1984 ricercato dall’ 11 aprile scorso, allorquando era improvvisamente evaso dal regime della detenzione domiciliare – a cui era sottoposto per gravi reati contro il patrimonio – venendo così colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Messina, che con successivo provvedimento ne aveva dichiarato lo stato di latitanza.
Dal momento dell’evasione, le ricerche dei Carabinieri non si sono mai interrotte e sono diventate via via sempre più intense con il passare del tempo, facendo stringere sempre di più il cerchio intorno al giovane. La fotografia del latitante era a bordo di ogni auto dei Carabinieri in servizio di pattuglia, mirati posti di controllo venivano continuamente predisposti nelle zone e sugli itinerari che si pensava potessero essere battuti da SCIPILLITI, ma soprattutto sono stati eseguiti numerosi servizi di osservazione/pedinamento e perquisizioni domiciliari a carico dei suoi familiari e di tutte le persone in qualsiasi modo riconducibili a lui.
In particolare, i Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri unitamente personale del Nucleo Operativo di Messina Sud avevano istituito una vera e propria “task force” di militari incaricati a dedicarsi alle ricerche ed alla cattura del latitante. Mediante la raccolta ed un’accurata analisi di tutte le informazioni disponibili, l’elaborazione di una precisa strategia che veniva quotidianamente aggiornata sulla base dei risultati e delle novità di ogni giorno e l’organizzazione scrupolosa e metodica del lavoro, nulla è stato lasciato al caso ed ogni possibile pista è stata approfondita. Negli ultimi giorni, i controlli e le perquisizioni a casa o nei locali di pertinenza di chi risultava potesse fornire supporto od ospitare il latitante ricercato, avevano assunto una consistenza numerica ed una frequenza quasi assillanti, sia di giorno e in piena notte, creando una forte pressione negli ambienti legati al ricercato. E’ stato così che nel pomeriggio del 24 aprile, avuta la certezza che il latitante si trovasse nascosto in un immobile abbandonato adibito – proprio al fine di sottrarsi alla cattura – ad abitazione di fortuna, sito nei pressi della stazione marittima di Messina, i militari della Stazione di Messina Tremestieri unitamente a personale del Nucleo Operativo di Messina Sud facevano un irruzione fulminea bloccandolo e dichiarandolo in arresto. SCIPILLITI, che al momento della cattura si trovava con la con la compagna, si complimentava con i Carabinieri per essere riusciti a localizzarlo e per non avergli lasciato alcuna possibilità di sottrarsi alla cattura.
Dopo le formalità di rito, Luciano SCIPILLITI è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it