Giustizia: la strana rinunzia di venire a Messina del procuratore Giordano

Nella corsa a procuratore generale di Messina, così come per quella di procuratore capo, Francesco Paolo Giordano ha ritirato la propria candidatura solo poco prima della votazione della seduta del Csm. La notizia è trapelata solo dagli ambienti giudiziari della capitale ed è stata tenuta sotto traccia dagli ambienti del Csm – che sarà a Siracusa l’11 e il 12 maggio- così come dall’interessato.
Le motivazioni del “diplomatico” silenzio sono state dettate dalle polemiche e i veleni che si erano già addensati un mese prima della riunione della Quinta Commissione del Csm per la nomina dei procuratori nei vari distretti giudiziari.
Un atto di rinuncia che è in pieno contrasto con le aspettative del procuratore capo di Siracusa Francesco Paolo Giordano, che ha ricoperto lo stesso incarico a Caltagirone e poi ha preso il posto di Ugo Rossi, trasferito a Enna per incompatibilità ambientale e oggi in pensione e da pregiudicato per una condanna definitiva.
La quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha proposto come nuovo capo della Procura generale di Messina il procuratore aggiunto della procura peloritana, Vincenzo Barbaro, che attuale è facente funzione di capo e all’unanimità Maurizio De Lucia come nuovo procuratore capo di Messina, che viene da un incarico di aggiunto a Caltanissetta. (@Gianfranco Pensavalli)

 

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