Il culto Mariano come elemento caratterizzante di Messina

 

18471389_1345682782185052_1427007923_nQuesto è l’elemento che ha accompagnato i vari interventi dei relatori nell’ambito del convegno Itinerari Mariani: tra fede, cultura, arte e tradizione, che si è svolto sabato mattina presso il Monte di Pietà.

Organizzato dal Messina Tourism Bureau e dall’Associazione Bios, il convegno si inserisce nell’abito del progetto Gratia Plena,che intende promuovere in rete i molti santuari e luoghi sacri presenti sul territorio dell’Arcidiocesi di Messina, Lipari e S.Lucia del Mela dedicati alla devozione alla Santa Madre di Gesù.

La Madonna – si narra – scrisse di suo pugno e consegnò agli ambasciatori messinesi una Lettera, in cui Ella benediceva la Città ed i suoi abitanti e si costituiva sua Protettrice.

L’8 settembre del 42 d.C. la nave recò gli ambasciatori nella città dello Stretto con la Lettera di Maria, che la stessa Celeste mittente aveva arrotolato e legato con alcuni dei suoi capelli. Secondo una leggenda, Maria avrebbe scelto di essere la patrona dei messinesi . Questa tradizione ha contribuito a radicare fortemente nella città il culto mariano.

Da allora Messina divenne città mariana , essendo stata scelta direttamente dalla sua Patrona. La prima attestazione storica di tale epocale avvenimento è quella dello storico Flavio Lucio Destro, del II secolo.

Nel Duomo è custodita la reliquia del capello della Madonna, che viene portata in processione su un artistico vascelluzzo d’argento il giorno del Corpus Domini. La Città ha sperimentato innumerevoli volte nel corso della sua storia la valevole protezione della Madonna.

Messina celebra il 3 giugno di ogni anno la Madonna della Lettera, patrona della città e patrona principale dell’Arcidiocesi, con una partecipata processione del Vascelluzzo d’argento cesellato con la statuetta argentea della Madonna. (@Emanuele Morabito)

 

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