Anche Messina è una delle piazze di “Forza Europa”

 

 

19357755_1382631345156862_1823929645_nL’obiettivo a breve termine è richiamare ogni cittadino a credere ancora nell’Ue, nonostante “i suoi difetti”, a impegnarsi per il progetto europeo, sottoscrivendo un appello e  rispondere con “una forza uguale e contraria agli attacchi che sicuramente ci saranno sul web e sui social network”, il 25 marzo prossimo, da parte degli antieuropeisti che prenderanno di mira il compleanno della Comunità europea progenitrice dell’Ue. L’intento “ambizioso”, spiegano gli organizzatori, “è di fare dell’hashtag #ForzaEuropa un trend topic  sui social network”   proprio in quella giornata.

Anche a Messina si è tenuto l’evento  a Piazza Duomo dove un gruppo di ragazzi si sono incontrati e con bandiere anno mostrato il contenuto dell’evento e soprattuto   hanno ribadito che l’impegno di “Forza Europa” è  rivolto ad “affrontare di petto l’ondata di nazionalismo, che non può essere scansata ma può essere battuta.   Se si riuscisse a “far passare la piena” dell’euroscetticismo anche in Francia e in Italia, come è avvenuto in Olanda, allora si potrebbe proseguire con l’Ue com’è stata finora, austerità inclusa.

Bonino e Della Vedova chiamano gli europeisti alla mobilitazione sul web in vista del 60° dei Trattati di Roma, ma l’obbiettivo è creare un soggetto politico

Sono l’ex commissaria europea Emma Bonino e il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, a presentare “un impegno che vuole diventare una mobilitazione”, almeno per ora, in vista del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.

Il gruppo Forza Europa è stato un gruppo politico del Parlamento europeo attivo tra il 1994 e il 1995. È stato formato in maggioranza dai parlamentari del partito italiano Forza Italia, con alcuni esponenti di altri partiti di centrodestra

Tuttavia, “l’obiettivo è politico”, ammette Della Vedova ai giornalisti che chiedono se l’intenzione sia di costituire un movimento o un partito. La speranza è che l’iniziativa abbia successo, e poi si penserà a “come tradurlo” in iniziativa politica, cosa che “dipenderà da molti fattori”. Tra questi, anche se il sottosegretario non la menziona in questi termini, c’è la legge elettorale per le prossime politiche. Della Vedova fa solo un accenno all’argomento per dire che, stando ai sondaggi, con il sistema attuale “il vero rischio in Italia è che non avremo una maggioranza per formare un governo, ma avremo una maggioranza per una cosa sola: uscire dall’euro”.

Secondo l’esponente dell’esecutivo, invece, l’Italia deve sfruttare “lo scudo che l’euro e il fiscal compact ci offrono” per rilanciare la crescita, la produttività e la competitività. Ridurre il debito pubblico e osservare le regole di bilancio europee, indica,  è necessario “per i nostri figli, non per accontentare dei burocrati europei”.

 

In realtà non è così, spiega Bonino. Una volta scampato il pericolo di “tornare a 28 staterelli”, a suo avviso, “non possiamo sederci”. L’Ue, e in particolare l’Eurozona, si sono date “regole buone per la primavera inoltrata, ma quando è arrivata la tempesta della crisi abbiamo scoperto di non avere nemmeno l’ombrello”, denuncia la leader radicale. L’euro “è stato un successo nei primi anni”, prosegue, ma non ha prodotto quell’ unione politica che “ci si attendeva seguisse” a quella monetaria. Quindi “abbiamo una moneta unica, ma non abbiamo un ministro del Tesoro comune, né un degno bilancio comune, né una banca prestatrice di ultima istanza”. Modifiche di governance che per Bonino sono necessarie “se non vogliamo affondare la barca” dell’integrazione europea.

Se la strada per procedere è quella “dell’Europa a due o più velocità”, l’ex ministra degli Esteri non ha “nulla in contrario”. “Capisco che sia difficile a 28”, ma “quello che mi preoccupa è che le diverse velocità diventino un’Europa a menu variabile”. Anche questo, insieme con l’ascesa dei nazionalismi “è un pericolo da evitare”.

Emanuele Morabito

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it