Biagio Nicotra in terapia intensiva al Papardo, cresce l’apprensione

Considerato da tutti un gigante buono, dal 1 agosto a seguito di una grave crisi respiratoria Biagio è ricoverato al Papardo in terapia intensiva, in coma farmacologico, collegato ad un respiratore artificiale.

Biagio è affetto da Sindrome di Klinefelter, diabete mellito in trattamento insulinico, ipertensione arteriosa, obesità gravissima, insufficienza renale cronica in paziente monorene, insufficienza respiratoria acuta, OSAS di severa entità, acanthosis nigricans, poliartropatia con grave deficit deambulatorio, linfedema cronica dell’ addome e degli arti inferiori.

La sua lotta contro la  malattia  comincia con la richiesta all’Asp di un letto Bariatrico in casa che gli permetterebbe di togliersi molte sofferenze, ma tale richiesta non è mai arrivata nell’ufficio competente, per motivi tutti da accertare e che hanno scatenato l’indignazione di molti cittadini che attraverso la stampa locale hanno conosciuto la storia di Biagio.

Ma da una settimana a questa parte le sue condizioni sono peggiorate, e proprio ieri i medici del Papardo gli hanno prospettato una polmonite bilaterale.

La storia di  Biagio ha commosso una città intera, e attraverso i social tanta gente si è impegnata donando  la propria offerta affinché Biagio possa acquistare il Letto Bariatrico, tanto utile a lui per le sue condizioni. Anche se più utile sarebbe dargli la possibilità di raggiungere un cetro specializzato per sottoporsi ad una cura e poi ad un intervento, che Biagio e la sua famigia non possono permettersi.

In molti seguono gi aggiornamenti sulle sue condizioni di salute attraverso la pagina fb  “Un letto per Biagio-Salviamolo”, sperando che si sveglie e possa leggere la vicinanza di chi in queste ore prega per lui e per la sua mamma che solo ieri ha avuto il permesso di rimanergli accanto per un’ora.

Il suo appello è stato ascoltato anche dall’assessore Santisi, informata dal consigliere della VI Circoscrizione Massimo Costanzo, per comprendere come i servizi sociali possano intervenire, soprattutto per sbloccare la macchina burocratica che inchioda Biagio ad una vita più difficile di quanto la sorte gli ha già destinato, e sostenerlo nella sua battaglia contro la malattia permettendogli di affrontare le cure. Prima che sia troppo tardi.(Emanuele Morabito)

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