Lutto nel mondo della cultura, è morto Pompeo Oliva

Ieri sera era stato ricoverato per un malore all’ospedale Sirina di Taormina. Ma dopo poche ore è stato dimesso. Poi la morte improvvisa, stamattina, a casa, forse per un aneurisma. Una morte inattesa quella di Pompeo Oliva, che ha lasciato sgomenti i parenti e gli amici che in queste ore stanno cercando di decifrare quanto accaduto.

Settantaquattro anni e una vitalità che non lasciava presagire nulla di grave. I funerali, salvo ulteriori sviluppi, si svolgeranno mercoledì mattina nella parrocchia di San Domenico Savio.

Uomo di riconosciuta sensibilità per l’arte, è stato Sovrintendente del teatro Vittorio Emanuele di Messina, del quale poi è stato anche presidente, dal 1997 al 2004, ed ha anche diretto artisticamente Taormina Arte per Musica e Teatro. Negli anni ’80, fu fondatore di Officina 1892, uno dei più importanti circoli culturali dell’epoca in città.

Da sempre impegnato nel settore, è stato docente di Organizzazione dello spettacolo teatrale alla facoltà di lettere dell’Università di Messina e nel 98  fu insignito del premio Terracina del teatro contemporaneo italiano.

Di cultura socialista, vicepresidente della ex Sicilcassa (ruolo che lo vide coinvolto in una vicenda giudiziaria legata al  fallimento della banca), Pompeo Oliva è stato uno dei maggiori movimentatori culturali messinesi degli ultimi quarant’anni.

Tra le sue celebri prese di posizione, la polemica con l’allora direttore della Gazzetta del Sud, Nino Calarco, insieme a Barnaba Mai,  dopo un “editoriale” scritto in occasione della morte di Pierpaolo Pasolini. 

 

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