Museo di Messina, il “tabernacolo marmoreo” restaurato grazie al congresso dei chirurghi pediatrici

 

Dalla chirurgia pediatrica ad un “intervento chirurgico” per il recupero di un’opera d’arte: un prezioso tabernacolo marmoreo, realizzato da Antonello Gagini e risalente al 1504, tra i più significativi del percorso del Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, è stato restaturato grazie al contributo del 48° congresso nazionale SICP (Società Italiana di Chirurgia Pediatrica), che si svolge in questi giorni tra Messina e Taormina.

Il manufatto scultoreo, di splendida fattura e provieniente dalla chiesa di Santa Maria sotto il Duomo, è esposto nella grande sala del Rinascimento, con la sua straordinaria teoria di ritratti fanciulleschi, e ha conferito uno speciale valore aggiunto alla prestigiosa assise, che dopo 37 anni vede di nuova protagonosta la Città. Si è svolta ieri la cerimonia inaugurale nell’Aula Magna del Rettorato, aperta dai saluti del presidente e promotore del congresso, Carmelo Romeo, direttore Chirurgia pediatrica del Policlinico universitario di Messina, cui hanno preso parte il presidente della SICP Ascanio Martino e il prorettore con delega alla Ricerca Salvatore Cuzzocrea; seguita da una visita speciale al MuMe per ammirare il reperto che ora gode della sua originale e nitida cromia.

Un’iniziativa voluta dal direttore della struttura Caterina Di Giacomo, che ha chiesto l’autorizzazione al Dipartimento dei Beni Cultursali e dell’Identità siciliana di usufruire della formula di concessione della sala conferenza San Salvatore a titolo oneroso compensabile, trasformato in un finanziamento destinato al restauro. L’intervento, eseguito da Carmelo Geraci tra il 22 agosto e il il 21 settembre, si è svolto con le modalità di cantiere aperto, nella stessa sala che ospita l’opera. Strati di sporco coerente e incoerente ne alteravano i colori, ora invece è possibile osservare anche tracce residuali dell’originaria doratura e preparazione azzurra sulle capigliature delle figurazioni angeliche. Le fasi di pulitura meccanica e chimica, eseguita attraverso graduali cicli di impacchi di polpa di cellulosa, soluzione di bicarbonato d’ammonio e acqua distillata, si sono alternate ad impacchi e impregnazioni di consolidanti a base di silicato di etile. Per il riempimento delle fessurazioni si è utilizzato un impasto di terra colorata e malta.

Ai 200 congressisti è stata riservata una visita speciale al Polo Museale in un contesto particolarmente suggestivo; le varie collezioni illustrate da due “guide speciali”, i dirigenti Grazia Musolino Rosario Vilardo, che hanno accompagnato i chirurghi pediatrici provenienti da vari paesi del mondo e da tutta Italia nella varie aree. Il congresso SICP continua oggi e domani all’Hotel Villa Diodoro di Taormina, tanti gli argomenti al centro di approfondimento scientifico: malformazioni neonatali, handicap neuromotori, l’utilizzo della nuova robotica, focus su chirurgia viscerale, toracica e urologica del bambino, patologie di interesse andrologico e ginecologico pediatrico, casi clinici particolari, chirurgia dei tumori solidi, idronefrosi e infermieristica pediatrica.

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