La Casa del Portuale per vent’anni in comodato d’uso: l’esperienza degli “ex Pinelli” non è stata “sgomberata”

Il murales di Blu è stato rimasto li: a segnare un tempo, una storia che oggi trova nuovi percorsi. La lotta per la restituzione degli spazi e la riscoperta di luoghi della città abbandonati ma con una grande potenzialità, l’ostinazione che ha scandito l’esperienza delle occupazioni da parte degli attivisti ormai passati alla storia come Pinellini, trova una lieto fine. Infatti il sindaco, Renato Accorinti, ed il direttore dell’Ufficio Territorio e Ambiente di Messina, Marco Messina, su delega dell’assessore regionale Maurizio Croce, hanno firmato ieri, martedì 14, un protocollo d’intesa propedeutico ad una convenzione, con cui il Comune e la Regione si impegnano a predisporre tutti gli atti, a fare le verifiche e le perizie, nonché ad elaborare i progetti per il comodato d’uso ventennale al Comune della Casa del Portuale, con l’esclusiva finalità di luogo destinato ad attività culturali, nell’ottica dell’uso condiviso dei beni comuni per attività culturali ed aggregative.

Sgombero del Pinelli (ex casa del portuale)Nelle premesse al protocollo si evidenzia che tra gli anni 2014 e 2016 nell’immobile, rimasto in precedenza chiuso per lungo tempo, sono stati effettuati interventi di promozione culturale ed è diventato luogo aggregativo, a seguito delle azioni intraprese da alcuni attivisti ed esponenti del mondo cittadino della cultura; nello stesso periodo è stato oggetto di un percorso di progettazione partecipativa; è stato sgomberato e nuovamente richiuso e dal 6 luglio 2016, vi sono stati apposti i sigilli, consegnandolo ad un custode; è intenzione del Comune di Messina rendere l’immobile agibile e fruibile dalla collettività, nell’ottica del principio dell’utilizzo condiviso dei beni per attività culturali ed aggregative, posto in essere negli spazi nel periodo 2014-2016.

Nel ringraziare gli assessori Maurizio Croce e Aurora Notarianni, e il direttore Marco Messina, per la disponibilità mostrata nel supportare l’Amministrazione comunale nella realizzazione di un passaggio così importante per la piena valorizzazione dell’intera area, come ribadito dall’assessora Notarianni, per cui il Comune ha anche previsto un concorso di idee con finanziamento già reperito, l’assessore alla Valorizzazione del Patrimonio federico_alagnaStorico, Federico Alagna, ha sottolineato che si tratta di “un percorso fortemente voluto insieme all’assessora Notarianni, che dovrà andare avanti nei prossimi mesi ed è costruito sulla base del valore culturale delle attività sviluppatesi nella Casa del Portuale in occasione di quelle autogestite da attivisti ed artisti qualche anno fa. La firma di questo protocollo d’intesa è un momento davvero importante, al quale abbiamo lavorato molto nel corso delle ultime settimane, in piena sintonia con l’assessora Notarianni. Per riaprire la Casa del Portuale c’è ancora tanta strada da fare, ma il passaggio di oggi disegna in maniera chiara un percorso finalizzato ad un utilizzo condiviso di questi spazi, nella logica dei beni comuni, e con finalità aggregative e culturali, mettendo nero su bianco la volontà politica della nostra Amministrazione. Credo che non ci potesse essere scelta diversa, non solo alla luce delle priorità di una parte importante del mondo della cultura messinese, ma anche in considerazione della storia del luogo, di cui noi tutti siamo testimoni, che è tornato a vivere qualche anno fa proprio grazie ad iniziative, spontanee ed autogestite, che vanno nella direzione oggi tracciata su un piano anche istituzionale. Da domani si parte, quindi, con tutte le attività propedeutiche al comodato d’uso, che dovranno essere partecipative ed inclusive, come la natura del luogo impone, facendo tesoro del tanto che molte cittadine e cittadini hanno fatto per questo spazio nel corso degli ultimi anni“.

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