Città Metropolitana, approvato il Bilancio 2017. 153 milioni per strade e scuola

di Marina Pagliaro – Guarda al futuro con ottimismo il Commissario straordinario della Città Metropolitana di Messina Francesco Calanna, che oggi ha voluto incontrare la stampa a Palazzo dei Leoni per spiegare nel dettaglio il Bilancio di Previsione del 2017.

“I conti sono in regola. Per il 2017 non c’è nessun dissesto – ha detto Calanna nel corso della conferenza stampa – La Città Metropolitana ritorna sui suoi binari, non deraglia e al tempo stesso guarda con prospettiva futura concreta nel territorio di questi 108 comuni”.

Una oculata gestione delle spese reali dell’ente ha consentito, infatti, di ricavare 153 milioni di euro da investire in provincia soprattutto per le strade e per le scuole. Cifra, questa, che cumula anche i fondi del Masterplan, cui è stato dedicato, nel bilancio 2017, un capitolo a parte.

Oltre ad aver così scongiurato il pericolo del default, anche i contenziosi, le somme dovute ai creditori e ai fornitori saranno pagate, come ha spiegato Dario Paterniti, esperto della Città Metropolitana.

“Con la mossa del cavallo si è evitato il dissesto e allo stesso tempo l’aggressione da parte dei creditori – ha spiegato Paterniti – Il disavanzo del 2016, inoltre, è stato spalmato su 3 anni. La prima parte è stata pagata nel 2017, mentre gli altri due terzi saranno pagati quest’anno e nel 2019″.

Oltre alla rateizzazione del disavanzo, poi, sono stati fondamentali i risparmi sulle spese del personale, sui buoni pasto e sulle spese per i disabili: altre misure, queste, che, grazie alla legislatura d’emergenza con cui sono stati eseguiti i conti (d.l. 50/2017), hanno permesso, infine, l’approvazione del bilancio 2017.

Opere pubbliche e interventi sul territorio in arrivo, quindi, adesso che i debiti potenziali sono in ordine. Anche le emergenze potranno essere, infine, affrontate senza esaurire le casse della ex-Provincia. Ente, questo, su cui anche Nello Musumeci è pronto a investire in un’ottica di risanamento della Regione Sicilia che parte proprio dalle sue province.

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