Variante al PRG, sale a 16 il numero di consiglieri che non voterà in aula

Si è tenuto questo pomeriggio il consiglio comunale per deliberare in merito alla variante al PRG. Ma uno dopo l’altro cresce il numero di consiglieri che ha dichiarato di essere coinvolto nella variante che non può essere votata, secondo quanto stabilito dall’art. 18 della legge n.240 del 30/12/2010 della Regione Sicilia, se vi sono legami di parentela e di affinità entro il quarto grado.

Dopo le dichiarazioni di Libero Gioveni, Ivana RisitanoDaniela Faranda Gaetano Gennaro ha vacillato il numero legale. I nomi dei consiglieri infatti che avevano già dichiarato incompatibilità sono Piero AdamoEmilia Barrile, Claudio Cardile, Simona Contestabile, Giovanna Crifò, Alessandro La Cava, Francesco Pagano, Pierluigi Parisi, Giuseppe Santalco, Giuseppe Trischitta, Benedetto Vaccarino.

A questi va però aggiunto il caso di Santi Daniele Zuccarello che in aula ha dichiarato: “Io mi associo agli interventi dei colleghi. Non sono in grado di poter determinare se risulta qualche parente o qualcuno che possa avere un bene che rientra nella variante e quindi preferisco anche io abbandonare l’aula e non votare”.

In consiglio, dunque, sono rimasti soltanto i consiglieri Carlo AbbateAngelo BurrascanoCecilia CaccamoGiuseppe SiracusanoAntonella RussoLucy FenechMaurizio RellaFrancesco MondelloMaria Perrone, insieme all’Assessore per il lavori pubblici Sergio De Cola. Numeri, questi, che non hanno garantito ai lavori di proseguire e che hanno, per questo motivo, sciolto la seduta. (Mar.Pa.)

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