Le elezioni al tempo dei social, quando dietro la “democrazia” si nasconde la beffa

“LA DEMOCRAZIA È IN PERICOLO!” esordisce così Gaetano Sciacca candidato a sindaco per il Movimento 5 Stelle dopo l’S.O.S. lanciato ieri sera da Cateno De Luca a cui mancano 1600 firme per poter presentare le sue liste a sostegno entro giorno 16. Un soccorso tutto social che il candidato pentastellato ha voluto apparentemente trasformare in fair play lanciando un appello dalla sua pagina Facebook: “Apprendiamo che un nostro avversario politico, Cateno De Luca, non ha ancora raccolto tutte le firme necessarie per presentare la propria candidatura alle amministrative della nostra città. – si legge nel post – Seppur le nostre idee politiche siano a una distanza siderale dalle sue, noi del MoVimento 5 Stelle riteniamo che tutti debbano avere la possibilità di competere alle elezioni secondo i propri intenti. Per questo rilanciamo il suo appello e invitiamo tutti i difensori della democrazia a firmare i moduli necessari alla sua candidatura”.

E come se non bastasse Gaetano Sciacca oltre ad aver lanciato l’hashtag #SaveCateno ha anche allegato un video in cui “ci mette la faccia” per aiutare De Luca in nome della democrazia dando, infine, indicazioni su dove e come firmare per sostenere le liste dell’avversario. Che nemmeno i più ingenui siano cascati nella trappola di De Luca o di Sciacca va ricordato ai candidati a sindaco. Perché se Gaetano Sciacca nega ironia nel suo gesto, ribadendo nei commenti ricevuti da parte degli elettori la serietà delle sue parole, è anche vero che il sorrisetto che si intravede negli ultimi secondi del video smentisce innegabilmente tutta la “spontaneità” della sua mossa.

Cateno De Luca ha lanciato l’ennesima provocazione, aggiungendo di non aver raggiunto la soglia numerica perché non ha “utilizzato scorciatoie per raccogliere le firme avendolo fatto in presenza di notai e con l’elenco completo dei candidati al consiglio comunale”. Forse Sciacca non è caduto nella rete tessuta da De Luca – per cui non esiste il radicale doversi ritirare, visto che ha sempre l’opportunità di presentare le liste per cui ha raggiunto il numero di firme – ma ha preferito ottenere visibilità di rimando. E allora la “democrazia” meglio lasciarla da parte, perché sembra proprio che la presa in giro sia dietro l’angolo da parte di entrambi. A stare attenti e a essere salvati devono essere soltanto gli elettori. (Mar. Pa.)

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