Via Don Blasco: per la Regione tutto da rifare, De Cola annuncia ricorso

di Marina Pagliaro – La storia della ristrutturazione di via Don Blasco è lunga 30 anni ma solo a partire dal 2009 sembrava ci fosse uno spiraglio decisivo per far partire i lavori a stretto giro. Tuttavia è di questi giorni l’ennesimo stop da parte della Regione che ha così decretato il rallentamento dei lavori che avevano trovato anche la ditta realizzatrice. A lanciare l’allarme questa mattina l’Assessore ai lavori pubblici Sergio De Cola insieme al sindaco uscente Renato Accorinti che hanno spiegato lo stato dell’arte in conferenza stampa a Palazzo Zanca.

Nel 2009 l’Assessorato regionale aveva chiesto la Valutazione d’Impatto Ambientale che, però, secondo la legge non è prevista per i progetti di piccola realizzazione. Il Comune, comunque, aveva presentato la documentazione richiesta ottenendo nel 2010 un esito positivo. Nonostante la documentazione fosse stata esibita, e nonostante la sua validità fosse quinquennale, si è arrivati comunque al 2017 con la firma del contratto pronti ad avviare i lavori e con l’inizio dei primi espropri. Ma ecco che la Regione, nel verificare nuovamente la documentazione, chiede la nuova VIA. E qui si torna nella paradossale situazione iniziale: il progetto dei lavori di via Don Blasco, secondo la normativa, non hanno bisogno di questa valutazione e però alla richiesta di esibizione ci si blocca nuovamente. Si tratta per altro di 3.8 km di opere realizzate in 3 km come dei interventi su esistente mentre solo 800 mt di opere nuove. A questo punto il Comune e l’Assessore regionale all’Ambiente e al Territorio Toto Cordaro avviano un dialogo che se in un primo momento lascia ben sperare, si traduce poi in un esito negativo: il 27 marzo l’ARTA accorda parere positivo ai lavori per lo meno inerenti i 3 km, ma il 18 aprile dalla regione arriva la nuova richiesta di documentazione e quindi l’ennesimo stop.

“Stiamo preparando il ricorso con i nostri legali – ha spiegato De Cola – In questo momento si sta perdendo tempo per la richiesta di un parere da parte di un dirigente regionale che non trova riscontro positivo in nessuna normativa”. “Si è sperato in una apertura da parte della Regione – ha aggiunto Renato Accorinti – e positivo sembrava l’esito degli incontri sia con il Presidente Nello Musumeci che con l’Assessore Toto Cordaro. Tuttavia si è fermi al parere degli uffici”. E come se non bastasse si aggiunge un ulteriore cavillo burocratico alla vicenda di via Don Blasco. La regione, dopo la recente approvazione della Finanziaria, all’art. 21 ha revocato tutti i sotto conti. Uno di questi avrebbe finanziato le opere di via Don Blasco, e, nello specifico, i circa 700 mila euro già pagati per gli espropri. “La Regione sta trovando una nuova modalità di erogazione dei fondi – ha rassicurato l’Assessore Guido Signorino – L’opera non è definanziata ma cambia la tipologia di contabilità”.

Adesso dunque bisogna stipulare nuovamente la Valutazione sull’Incidenza Ambientale dei lavori. Documentazione, questa, che richiederà almeno un anno, come era stato nel 2008 e che, comunque, non è prevista per queste opere. Nel frattempo il Comune si prepara però a presentare ricorso. “Burocrazia sì, ma morire di burocrazia no – ha concluso laconico Sergio De Cola – Noi consegneremo l’assoggettabilità ma poi ci opporremo esattamente come abbiamo fatto per la VAS dove poi abbiamo avuto ragione noi”. La questione ora sembra essere legata soltanto al tempo che, inevitabilmente, rallenterà ulteriormente i lavori. “Attualmente la situazione è blindata – ha chiosato Accorinti – Ma andremo avanti per le vie legali, nel rispetto della legge sì ma verso l’ottenimento dei giusti obiettivi”.

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